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Rubano l'identità di un giornalista per ottenere finanziamenti da 100mila euro: 5 denunce

L'identità di un giornalista Mediaset è stata rubata e sfruttata da una banda di cyber criminali, per ottenere finanziamenti a suo nome per circa 100mila euro. La banda è stata scoperta dalla polizia postale e delle comunicazioni di Bologna. Cinque sono le persone denunciate sulle quali gravano le accuse, in concorso e a vario titolo, di accesso abusivo a sistema informatico, sostituzione di persona e truffa.

L'indagine è iniziata nel 2019 quando il giornalista si è accorto che a suo carico risultavano attivi tre finanziamenti, uno da 50mila euro e due da 25mila euro, dei quali però non aveva mai fatto richiesta né tantomeno usufruito. Da quel momento è partita la denuncia alla polizia postale di Bologna che, tramite indagini telematiche, ha scoperto che le somme erano concentrate su un unico rapporto bancario, suddivise in tre conti correnti e infine monetizzate mediante prelievi o giocate in sale scommesse di Roma, Firenze e Livorno. I finanziamenti erano stati ottenuti online utilizzando le copie informatiche di vari documenti di identità del giornalista, come la sua busta paga falsificata e altra documentazione personale, entrata in possesso della banda tramite accessi abusivi agli account della vittima.

A muovere le fila della truffa erano, soprattutto, un 31enne di Roma e un 47enne del Piemonte. Insieme a loro, indagate altre tre persone: un 44enne residente a Livorno e un 63enne residente a Firenze, che avevano messo a disposizione i loro conti correnti per ricevere le somme di denaro, e un 63enne di Napoli ma residente a Roma, che aveva invece messo il suo volto come immagine sui documenti falsificati del giornalista. I finanziamenti erano stati ottenuti da tre società finanziarie (Ing Direct, Findomestic e Agos) che, con i fatti emersi dalle indagini, non hanno preteso che la vittima si facesse carico del debito.

Le tre società hanno subito così l'intero danno economico della frode mentre il giornalista è stato vittima dell'accesso abusivo ai propri dati personali e di sostituzione di persona.

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