Casa Cioni, un progetto per trasformare l’ex colonica in coworking e centro servizi per i giovani
Casa Cioni potrebbe diventare una ‘casa dei giovani’. « Stiamo immaginando un luogo – spiega l’assessore alle politiche sociali Valentina Torrini – dove giovani professionisti e professioniste, magari neo mamme che abbiano anche spazi attrezzati per stare vicino ai loro bambini, possano lavorare in coworking, vicino a casa, ma fuori da casa. Al primo piano anche uno spazio per una biblioteca di quartiere, dedicato allo studio dei ragazzi, che potremmo disegnare insieme al Centro Giovani Avane e che possa creare anche un legame tra i giovani che sono ancora nel percorso scolastico e coloro che già lavorano».
È questa l’idea sulla quale l’amministrazione comunale sta iniziando a lavorare. L’iter progettuale sta iniziando negli uffici del Comune di Empoli dopo che l’amministrazione comunale ha ripreso in mano l'intervento nella prima fase affidato a Publicasa.
La ex casa colonica di proprietà comunale, che si trova a due passi dal Circolo Arci e dalla Vela ‘Margherita Hack’, in una zona ‘fulcro’ per tutta la frazione di Avane
Dopo un primo intervento di consolidamento importante della struttura dell’edificio, avvenuto ormai dieci anni fa, e dopo una importante opera di bonifica ambientale, con eliminazione di rifiuti frutto di scarichi abusivi e abbandoni e il ripristino della recinzione da cantiere, lo stabile dovrà essere sottoposto a un nuovo intervento.
L’amministrazione comunale ha già a disposizione un cifra da investire in questo obiettivo: esiste infatti un contributo regionale di circa 266.000 euro proveniente dal “Fondo Globale Regioni” della Regione Toscana, finalizzato alla realizzazione del recupero secondario di Casa Cioni. Ma il Comune di Empoli è pronto a ricercare ulteriori fonti di finanziamento ed eventualmente a contribuire dalle proprie casse alla nascita di un centro di servizi che vada a rafforzare la rete sociale presente ad Avane.
I lavori da eseguire saranno seguiti in collaborazione con la Soprintendenza in quanto l’edificio presenta dei vincoli.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa