Alia (Firenze-Prato-Pistoia), Rsu proclama lo stato di agitazione per insufficienze di gestione
La gestione della Direzione Alia Spa inasprisce le relazioni con tutti i lavoratori del settore e con la Rsu. La situazione emergenziale dovuta alla necessità del contenimento del Coronavirus ha portato presto alla luce le insufficienze di una azienda, Alia, la cui mancanza di programmazione e la pessima gestione quotidiana dei servizi e del personale ha inasprito le relazioni con tutti i lavoratori delle tre province di Firenze, Prato e Pistoia, i quali sono stati sempre presenti sui luoghi di lavoro in un momento difficile come quello del lockdown con professionalità e disponibilità.
La Rsu di Alia è molto preoccupata per l’andamento aziendale, preoccupazione condivisa dai lavoratori. La prima impresa di igiene ambientale in Toscana non può essere gestita con superficialità e approssimazione, e ci inquieta che la politica non sia attenta a queste dinamiche. Dal modello applicato per gli appalti, senza tenere conto del Contratto nazionale di riferimento, fino alla scandalosa gestione delle ferie aziendali con, tra l’altro, la distribuzione del riposo estivo ai lavoratori anche tra i mesi di ottobre e gennaio (come “ringraziamento” dell’impegno profuso dopo aver lavorato ininterrottamente al pari di medici, infermieri e Forze dell’ordine). A distanza di tre anni dell’affidamento del servizio, Alia non ha mai cambiato il “passo” e non sembra all’altezza delle sfide che l’attendono rimanendo ancorata ai modelli delle precedenti gestioni. I lavoratori sono esausti e non accettano di vedere l’azienda in queste condizioni, pertanto è stato proclamato lo stato di agitazione con tutte le forme di lotta necessarie