Fatture false per oltre 12 milioni, sequestri e denunce per società di distribuzione carburanti
Sono stati sequestrati 2,5 milioni di euro dalla guardia di finanza agli amministratori di una società che opera nei carburanti. La guardia di finanza è entrata in azione oggi (mercoledì 10 giugno) a Jesolo in Veneto e e in Toscana a Firenze, Arezzo, Prato e Sesto Fiorentino. Sono stati sequestrati denaro, beni mobili e immobili. La società aveva utilizzato fatture false per più di 12 milioni di euro nel periodo 2014-2017.
Il sistema era stato organizzato per consentire a una società a responsabilità limitata con sede nell’hinterland fiorentino - titolare di distributori stradali di carburante nelle province di Firenze, Arezzo e Prato - di acquistare il carburante dall’estero in totale evasione dell’imposta sul valore aggiunto.
In pratica, l’imposta dovuta all’Erario non era mai versata; il debito erariale, infatti, veniva fatto formalmente gravare su altre 8 società che non adempivano agli obblighi di versamento. Queste ultime imprese - localizzate nelle province di Milano, Roma, Napoli, Salerno e Reggio Calabria - sono risultate in parte fallite, in parte operanti in settori commerciali totalmente diversi al petrolio. Inoltre erano nella titolarità di soggetti già coinvolti in analoghe frodi fiscali, e in taluni casi in indagini per i reati di riciclaggio e associazione a delinquere, anche di stampo mafioso.
L'impresa titolare dei distributori di carburante poteva acquistare 'sottocosto', mantenendo una posizione di mercato ampiamente competitiva e ottenendo margini di guadagno più elevati rispetto alle altre imprese di distribuzione di carburante operanti nelle aree del Fiorentino-pratese e dell’Aretino. Una vera e propria concorrenza sleale verso gli operatori onesti del medesimo settore.
Una persona originaria dell'Umbria e due originarie di paesi esteri (ma tutte residenti nel Fiorentino) sono state denunciate. Tutte e tre rivestivano cariche sociali all'interno della srl. Sono stati posti sotto sequestro conti correnti bancari, denaro contante, quote societarie di istituti di credito, tre auto di grossa cilindrata e una villa del valore commerciale di oltre 700mila euro.