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Università, Confcommercio Pisa: "Troppo facile chiudere tutto, va trovata una soluzione diversa"

La richiesta degli agenti immobiliari Fimaa al rettore

Piovono disdette sugli affitti degli studenti, da quando il rettore dell'università di Pisa, Paolo Mancarella, ha annunciato che le lezioni in aula ricominceranno non prima del 2021.

“L'università genera da sempre una consistente domanda di prodotti e di servizi, non solo appartamenti e camere, ma anche viaggi, alberghi, cibo, divertimento e molto altro, una domanda a cui la città ha sempre risposto adeguatamente” - dichiara Mauro Buccioni, agente immobiliare e presidente della Fimaa ConfcommercioPisa: “Nel momento in cui l'università prende una decisione non può fare finta di niente e dimenticare che una intera città è legata a doppio filo alle sue decisioni. Quello degli affitti è un settore trainante dell'economia cittadina che supera ampiamente i 50 milioni di euro. La decisione dell'università destabilizza soprattutto i tanti professionisti del settore, molti dei quali rischiano di vedere dimezzati i loro fatturati e coloro che nel tempo hanno fatto investimenti importanti, riqualificando il patrimonio immobiliare e dotandolo di sempre nuovi servizi. Occorre una inversione di rotta e riprendere la strada del buonsenso”.

“Sono tanti gli agenti e molti i proprietari che rischiano conseguenze pesantissime per il loro lavoro, rispetto ad una decisione che consideriamo irragionevole e illogica” - denuncia Giovanni Ferrisi del Centro studi Fimaa Pisa: “Una decisione in controtendenza rispetto ad altre università italiane, penso a Firenze e Roma che hanno già annunciato la ripresa delle lezioni in aula, con tutte le necessarie garanzie di sicurezza e integrandola con la formazione a distanza. Non credo che sia utile all'università chiudersi nel fortino delle proprie certezze fingendo che all'esterno tutto proceda come se niente fosse. Il lockdown ha di fatto azzerato il primo semestre, molti rischiano di non reggere un altro semestre senza lavoro”.

Raffaella De Santis, del direttivo Fimaa Pisa, ha una agenzia specializzata in affitti per studenti in via del Cottolongo. “Piovono continuamente disdette, in gioco c'è più del del 50% dei nostri ricavi” - dice con rammarico: “Non voglio neanche immaginare la quantità di contenziosi che si rischiano, considerando che per la disdetta occorrono come minimo tre mesi di preavviso. Si rischia il caos e la paralisi totale e questo non è accettabile. L'università deve assolutamente modificare questa decisione e trovare una diversa soluzione”.

Fonte: Confcommercio provincia di Pisa - Ufficio Stampa

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