Tordi e merli presi dai boschi per farne richiami: denunciato allevatore
Rinvenuti 40 esemplari di tordo bottaccio, tordo sassello e merlo e oltre duemila munizioni sequestrati: questo il bilancio di un’operazione svolta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Forestale ed Agroalimentare di Pisa e Nucleo Cites di Pisa nell’ambito di un’indagine finalizzata al contrasto del bracconaggio venatorio.
Nei guai è finito un allevatore autorizzato di richiami vivi residente a di Casciana Terme Lari, di 68 anni, denunciato per contraffazione di pubblici sigilli, detenzione non autorizzata di fauna selvatica e detenzione abusiva di munizioni.
Dal controllo è emerso che tutti gli anelli identificativi degli uccelli erano stati alterati, segno evidente che gli esemplari non erano nati in allevamento, ma prelevati illecitamente in natura.
La fauna selvatica, infatti, è qualificata dall’ordinamento giuridico come “patrimonio indisponibile dello Stato” e la legale detenzione di ciascun esemplare di uccello allevato richiede l’apposizione, nell’immediatezza della nascita e al tarso dell’uccellino, di un anello cilindrico inamovibile considerato sigillo pubblico.
Dal controllo, effettuato con l’ausilio di un esperto ornitologo fornito di calibro elettronico, è emersa la pratica della cattura illegale di uccelli in natura e la successiva illecita apposizione di anelli identificativi contraffatti. Dalla successiva perquisizione i militari hanno rinvenuto oltre duemila munizioni illecitamente detenute, anche queste sottoposte a sequestro.
Gli uccelli, rimasti al chiuso in piccole gabbie per molti mesi, saranno affidati ad un centro di recupero per essere riadattati al volo e, successivamente, verranno liberati in natura.
Fonte: Carabinieri forestali Pisa