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Droga dalla Spagna, fratelli assolti dall'accusa di spaccio. Condanna per uno per coltivazione

Il palazzo di giustizia di Firenze

Non è stata associazione per delinquere finalizzata allo spaccio per i fratelli Giovanni e Renato Sutera. Lo ha definito il tribunale di Firenze con la forma 'perché il fatto non sussiste'. Renato Sutera è stato invece condannato a 4 anni di reclusione per la coltivazione di 280 piante di marijuana. Il fratello era stato prosciolto già in udienza preliminare da questa accusa. L'arresto risale al 27 marzo 2018 in merito alle indagini per traffico di droga dalla Spagna. Renato Sutera al momento è ai domiciliari per motivi di salute, detenuto invece il fratello per un'altra condanna, riguardante un omicidio avvenuto nel Messinese.

 Giovanni Sutera e la Toscana

La storia di Giovanni Sutera si lega da oltre 35 anni a Firenze e la Toscana. Il 60enne fu arrestato per l'omicidio dell'orefice Vittorio Grassi, ucciso durante una rapina finita male nel pomeriggio del 4 maggio 1982, in via Datini. Il gioiellerie rispose al fuoco dei rapinatori e fu colpito a morte. Sutera faceva parte della banda. Fu arrestato una seconda volta a Empoli il 19 marzo 2008 in seguito alla sentenza della corte di appello di Messina che confermò per lui e il boss Gerlando Alberti jr la condanna all'ergastolo per l'omicidio di Graziella Campagna, uccisa nel 1985, a 17 anni, nel Messinese.

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