Tunnel anti-Covid, Buongiorno Empoli: "Soldi che potevano essere spesi altrove"
Mentre con cautela e con il timore dei virologi il Paese si prepara a “riaprire”, con la paura che i mezzi efficaci di contenimento (igienizzarsi le mani frequentemente, indossare le mascherine sempre, mantenere il distanziamento fisico) subiscano un allentamento, con tutte le problematiche sociali ed economiche che questo virus sta lasciando al suo passare, senza gli strumenti culturali e politici per affrontarli, con tutti i paradigmi di riferimento precedente inutilizzabili, ecco che la Giunta Comunale di Empoli tira fuori il coniglio dal cilindro: il tunnel che introduce alla zona Covidfree (letteralmente “libera dal Covid”, “senza Covid”). Un messaggio fuorviante e pericoloso. Basta passare dal varco magico, farsi misurare la temperatura, spruzzare i vestiti di disinfettante e saremo liberi dal virus. Che bello: addio mascherine, addio paure, si torna a poterci abbracciare, magari ci arrivano anche i soldi da spendere per l’aperitivo, la pizza e nei negozi in centro. Mesi chiusi in casa, attività produttive stoppate e riaperte con giuste infinite costose precauzioni, scuole interrotte, ospiti di RSA separati dagli affetti, persone disabili dimenticate con i familiari… e invece bastava una porta magica! Hanno voglia di sgolarsi gli scienziati sulla necessità di continuare con i comportamenti corretti, di raccontarci che, per quanto faticosi, sono l’unico strumento che abbiamo al momento per contenere il virus. No, a Empoli, “unicum in Toscana” abbiamo trovato l’antidoto.
Politicamente, e come gruppo consiliare Buongiorno Empoli – Fabrica Comune lo abbiamo fatto e lo faremo, ribadiamo che i 67 mila euro che l’amministrazione mette nei tunnel potevano avere mille usi diversi: dal soddisfare una parte delle richieste inevase per i buoni spesa (tra l’altro continua a sembrarci grave che si sia decisione di interrompere la ricezione delle domande 15 giorni prima della scadenza del bando, la vecchia politica, ormai rottamata dalla generazione smart, avrebbe risposto in altro modo: le domande si prendono tutte, ci rappresentano una sofferenza a cui in qualche modo si cercherà di dare risposta), ad investire in nuove modalità di welfare, considerate anche le criticità palesate pubblicamente in questo periodo, ad allargare la platea dei centri estivi, ad incrementare il contributo affitti, ad elaborare un programma di tracciamento per non farci trovare di nuovo impreparati, a dotarsi di strumenti per accompagnare la sofferenza di vario tipo emergente, ad adattare proposte culturali, a progettare spazi ecologici per una socialità diversa ecc ecc e invece la Sindaca, mentre nei discorsi si appella alla cittadinanza perché si immagini insieme una Empoli diversa, nella pratica costruisce un ritorno al passato in cui lo splendore di Empoli invece che essere dato dalle luci degli eventi è esaltato dal disinfettante spruzzato.
Ma per la politica ci sarà tempo.
Adesso l’importante è modificare subito il messaggio, ripetiamo, fuorviante e pericoloso, da irresponsabili, di una porta magica che ci libera dal covid. Ed è questo che chiederemo nel primo consiglio utile, magari insieme agli altri gruppi di opposizione. Il messaggio infatti è addirittura più pericoloso dello spreco di denaro pubblico: alla fine del tunnel il rischio è di trovare il buio invece che le luminarie della festa.
Beatrice Cioni e Leonardo Masi, Gruppo consiliare Buongiorno Empoli - Fabrica Comune