Video racconto teatrale per la Festa della Repubblica, Barni: "Torniamo a progettare il futuro"
Il 2 giugno del 1946 l’Italia, uscita dalla guerra, andava a votare per il referendum istituzionale, gettando le basi per il suo futuro. Oggi, a 74 anni di distanza, la Festa della Repubblica arriva mentre il Paese prova a rialzarsi dalla pandemia e da un lungo lock-down, che ha colpito duramente tutti i settori, mettendo in ginocchio anche tutto il mondo dello spettacolo. Per questo Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Fondazione Sistema Toscana hanno voluto realizzare insieme un video-racconto teatrale che, girato nel chiostro di Sant'Apollonia, sarà trasmesso dal 2 giugno su intoscana.it, il portale ufficiale della Toscana e da numerose tv regionali.
“Sono lieta di questo progetto di collaborazione tra due fondazioni regionali – dichiara la vicepresidente della Regione Monica Barni - punti di riferimento imprescindibili per tutto ciò che riguarda la cultura, lo spettacolo e il cinema. E sono ancora più lieta che sia stato scelto come palcoscenico di questo percorso il Chiostro di Sant’Apollonia, sede delle due fondazioni, uno spazio recentemente acquisito dalla Regione con l’obiettivo di creare un laboratorio di cultura e creatività dedicato ai giovani”. “Il 2 giugno quest'anno – continua la vicepresidente – arriva al termine di un periodo di crisi e di chiusura. Celebrarlo ricordando i valori della Costituzione della nostra Repubblica e la nostra democrazia è il miglior auspicio per tornare a progettare il nostro futuro”.
Sandro Lombardi e Gaia Nanni sono i protagonisti di un percorso, diretto dal regista Tobia Pescia, nello storico complesso, in via Ginori a Firenze, dove hanno sede le due fondazioni.
Al centro del lavoro intitolato “Il Chiostro, Dialoghi sulla Repubblica”, i valori della Costituzione che riguardano la cultura, l’arte e la conoscenza, in relazione alla libertà e alla socialità. Da qui si apre un percorso scandito da frammenti poetici, letterari e giornalistici. Ci sono brani di autori come Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Fernando Pessoa e Patrizia Cavalli. E non mancano le voci dei nostri Padri Costituenti, come Giorgio La Pira e Pietro Calamandrei, che oggi risuonano più attuali che mai. Da quei loro articoli è nata un’attenzione forte anche ai temi della cultura, sui quali si è poggiato il nostro ordinamento giuridico. E hanno posto la parola fine alla pena di morte, abolita per la prima volta al mondo in Toscana nel 1786.
La sceneggiatura, scritta da Gherardo Vitali Rosati, ci riporta a quel 2 giugno del 1946, giorno del voto e della rinascita, per poi proseguire, sostenuta dai grandi autori citati, verso il futuro, con impliciti rimandi anche ai nostri giorni.
I due attori si muovono all’interno del chiostro, prezioso monumento ma anche testimonianza vivente, con i suoi graffiti, dei tanti movimenti studenteschi che da lì sono transitati (basti pensare alle tracce dei greci scappati alla dittatura dei colonnelli e venuti qui alla fine degli anni Sessanta), che ancora oggi rappresenta un presidio culturale regionale.
“Questo lavoro combina i linguaggi del teatro e del cinema – dice Beatrice Magnolfi, presidente della Fondazione Toscana Spettacolo – gli attori hanno lavorato finalmente insieme, e non sono dovuti rimanere nelle proprie case come è avvenuto nei mesi scorsi. È quindi un primo passo verso la prossima riapertura dei nostri uffici, che si affacciano sul chiostro dove è stato girato il video-racconto, ma soprattutto dei teatri, che torneranno ad accogliere gli spettatori già fra poche settimane, dopo un distacco forzato da cui adesso iniziamo ad uscire”.
“La nostra Fondazione – afferma Iacopo Di Passio, presidente di Fondazione Sistema Toscana – rappresenta il braccio operativo della Regione per la comunicazione digitale integrata al servizio della collettività. Dopo aver collaborato al successo dell’opera di Stefano Massini “Sul lavoro fondata” andata in onda su Rai5 il Primo maggio scorso, Sistema Toscana conferma il suo impegno come centro di produzione multimediale con questo video-racconto dedicato alla Festa della Repubblica realizzato insieme agli amici di Fondazione Toscana Spettacolo. C’è l’intero Paese e la sua rinascita in questo lavoro ma anche tanta Toscana, terra che è il “lievito madre” della cultura, delle arti, delle comunità organizzate nella libertà”.
Il progetto è nato da un’idea di Patrizia Coletta, direttore della Fondazione Toscana Spettacolo onlus: “Quest’anno – spiega – la Festa della Repubblica coincide con il graduale miglioramento dell’emergenza epidemiologica che consente anche all’arte performativa di ricominciare ad esprimersi dal vivo. Con questo video-racconto celebriamo la riapertura delle nostre attività, che si fondano su quei valori espressi dalla Costituzione”.
"Si celebra un atto di nascita, un giorno di festa. La Toscana, terra dei Comuni e delle libertà repubblicane, fu una delle regioni che contribuì in modo decisivo alla vittoria della Repubblica. Anche per questo dedichiamo con orgoglio questo racconto al 2 giugno, la giornata più luminosa della storia d’Italia”, dichiara Paolo Chiappini, direttore di Fondazione Sistema Toscana.
Il Chiostro segna quindi anche l’inizio della riapertura, che sarà possibile anche per lo spettacolo dal vivo. Si apriranno a breve la Versiliana dei piccoli, Teatri di Confine, a Pistoia, Aurora d’Estate, a Scandicci, e poi il Chianti festival, Massa estiva, il Festival delle musiche e l’estate di Monteriggioni. Fra gli ospiti si segnala l’Orchestra Regionale della Toscana, Bobo Rondelli, il Sotterraneo, Mario Pirovano, Daniela Morozzi e Francesca Reggiani. E si arricchisce anche l’offerta digitale di Play Fts, con la nuova sezione Insieme in rete, che raccoglie le nuove proposte realizzate con le compagnie toscane, fra originali quiz teatrali, iniziative per i più piccoli e veri e propri spettacoli.
La Fondazione Toscana Spettacolo onlus e la Fondazione Sistema Toscana dedicano questo lavoro al personale medico sanitario della Toscana.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa