Università via da Empoli, Romano (FI): "Scelta senza giustificazione, effetti negativi su studenti di famiglie meno abbienti"
La decisione della Giunta dell’Unione dei Comuni, di non rinnovare l’accordo tra la stessa Unione dei Comuni Empolese Valdelsa e l’Università degli Studi di Firenze per quanto attiene i corsi di Pianificazione insieme a quello triennale di Chimica e a Vinci quello triennale in Ottica e Optometria, non solo è di una gravità senza precedenti, ma risulta anche priva di alcuna giustificazione lontanamente plausibile.
A seguito della presa d’atto di una lettera a firma del Presidente Cds magistrale e pianificazione e Progettazione della Citta e del Territorio, nonché del Presidente Cds triennale in Pianificazione della Città del Territorio e del Paesaggio, si viene a conoscenza di ulteriori aspetti e dettagli che non fanno altro che confermare lo sconcerto per la decisione deliberata.
Sconcerto già pubblicamente espresso e qui ribadito, apprese anche le modalità nonché i tempi in cui la decisione, è stata portata a conoscenza degli interlocutori interessati. Una decisione datata 24 marzo immediatamente esecutiva, sarebbe stata portata a conoscenza del Rettore dell’Università di Firenze solo agli inizi di maggio.
Una decisione che riguarda le famiglie di 500 studenti, che ora saranno per forza chiamati a compiere valutazioni particolarmente gravose anche e soprattutto da un punto di vista economico. Appare superfluo evidenziare quali conseguenze negative comporta sull’intero comparto dell’Empolese Valdelsa la decisione di rinunciare a questi corsi. In un momento in cui la cultura e la formazione sono l’arma fondamentale per competere nella nuova realtà socio-economica che il virus purtroppo ci prospetta.
Ma viene da chiedersi se il Partito Democratico è consapevole che queste decisioni, riverberano i loro effetti negativi soprattutto sugli studenti che fanno capo alle famiglie meno abbienti. Le famiglie degli operai in cassa integrazione che vedono a rischio le prospettive di lavoro. Le famiglie di titolari di partite iva. E più in generale le famiglie che sono le più esposte ai venti di una crisi economica senza precedenti.
Di quali ceti, di quali segmenti associazionistici, di quale parte del mondo delle professioni, il Partito Democratico è di fatto espressione? La cultura non solo è il segno distintivo di un Territorio, ma deve essere soprattutto patrimonio di tutti. Guai se il denaro diventa la discriminante per l’acquisizione della conoscenza.
Avverso questa delibera verrà utilizzato, nel rispetto della Legge, ogni strumento che i regolamenti e le norme consentiranno ed in tutte le sedi. Sono allo studio, da parte delle forze politiche del centrodestra, iniziative anche comuni, che verranno al più presto formalizzate nelle sedi opportune.
Giuseppe Romano, capogruppo Forza Italia Unione dei Comuni Empolese Valdelsa.