Pontedera Europa al sindaco: "Dopo Open Pontedera lanciare Open Scuola"
Sono state tante le famiglie con figli in età scolare che sono state tagliate fuori dalla didattica a distanza (DaD) in questi mesi di blocco dovuti alla pandemia. Le ragioni sono state principalmente due:
1) l’ impossibilità di stipulare contratti telefonici in grado di garantire un numero sufficiente di Gigabyte necessari alla DaD a causa del loro costo troppo esoso.
2) mancanza di dispositivi elettronici quali computer, tablet, cellulare, da mettere a disposizione ai nuclei familiari con più figli.
Tuttavia, l’utilizzo dell’infrastruttura telematica è indispensabile per garantire pari opportunità ai ragazzi, inclusione educativa e istruzione. Inclusione era ed è la parola chiave perché la scuola è di tutti, come sancisce la stessa Carta Costituzionale. Investire sul capitale umano, sui cittadini del domani, è di fondamentale importanza per un Paese che affonda le proprie radici nei saperi scientifici e umanistici e vuole continuare ad essere una “società della conoscenza”.
Il Comitato di Italia Viva Pontedera Europa chiede al sindaco Franconi che dopo “Open Pontedera” rivolto alle attività commerciali, segua un “Open scuola” che garantisca ai ragazzi pari opportunità scolastiche. Un piano locale organico che bypassi la mancanza di chiarezza sul tema che purtroppo si osserva nel Governo sulla scuola, università e ricerca.
Ricordiamo che i fondi del ministero toccati a Pontedera sono bastati appena a comprare circa 40 tablet a fronte di una popolazione che va ben oltre i 5.000 studenti.
Con un occhio rivolto al budget comunale, Pontedera Europa chiede:
1) Un bando comunale che finanzi famiglie a basso reddito, con figli in età scolare, affinchè possano attivare contratti di rete con i Gigabyte necessari per la DaD.
2) Acquisto e messa a disposizione, per le famiglie con reddito basso, di Dispositivi (computer, tablet, cellulare) per la DaD.
3) Potenziamento delle ore di mediazione culturale e linguistica sia in DaD che in famiglia. L’aiuto ai ragazzi parte da quello alle famiglie fragili in termini di digitalizzazione e avvicinamento alle tecnologie.
4) Creare Baby parking (micro) coinvolgendo associazioni, ludoteca ed eventualmente coinvolgere coloro che già percepiscono il reddito di cittadinanza.
Michele Passarelli Lio e Martina Guarnacci, coordinatori provinciale di Italia Viva hanno dichiarato: “Risolvere il problema scuola in questo momento credo sia una vera e propria emergenza, aspettiamo ovviamente le decisioni del Governo nazionale, ma possiamo e dobbiamo fare di più già a livello locale. Le proposte fatte dal Comitato di Italia Viva di Pontedera sono logiche e semplici da implementare, anche per un'amministrazione comunale. Come Italia Viva provinciale proporremo l'estensione di queste proposte a tutto il territorio provinciale per trovare soluzioni immediate alle richieste dei cittadini”.
Fonte: Pontedera Europa