Nuovo stadio Pisa, approvata variante in Consiglio comunale
Così si è espresso, questo, pomeriggio, il Consiglio Comunale della nostra città. Hanno votato a favore i gruppi consiliari di maggioranza (Lega, Nap-FdI, Forza Italia e Pisa nel Cuore) contro i gruppi consiliari di opposizione del Pd e di “Diritti in Comune”. - Fra i gruppi consiliari che hanno votato a favore dell'approvazione della variante va aggiunto anche il Gruppo Misto. I consiglieri comunali del M5S, Gabriele Amore e Alessandro Tolaini, non hanno partecipato a queste sedute del Consiglio Comunale perché hanno ritenuto non sufficienti le misure di sicurezza adottate contro il coronavirus (per la prima, volta dopo la pandemia, queste sedute del Consiglio Comunale si sono svolte in Sala Delle Baleari). Il consigliere comunale Antonio Veronese non ha partecipato, invece, per motivi di salute.
Con un giorno d’anticipo, quindi, rispetto al programma previsto (erano state previste tre sedute consecutive del Consiglio Comunale, ne sono stati sufficienti, invece, solo due), questo pomeriggio i consiglieri comunali, dopo una lunga discussione a tratti con vivaci polemiche, hanno dato il via libera definitivo alla delibera per la “Riqualificazione funzionale ed ambientale dell’Arena Garibaldi – Stadio Romeo Anconetani", promossa dall'Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Michele Conti. Una giornata, qualunque sia il giudizio si voglia dare su questa delibera, sicuramente storica per la nostra città. Un applauso di alcuni consiglieri comunali, ha fatto da cornice, infine, alla chiusura di questo pomeriggio della seduta del Consiglio Comunale.
«Una votazione che rimarrà nella storia della nostra città – ha commentato il Sindaco Michele Conti -, un atto di cui andiamo molto orgogliosi soprattutto per la celerità con cui siamo riusciti a portare a termine questo importante iter urbanistico: sono passati meno di due anni dal nostro insediamento e siamo riusciti a centrare, con grande soddisfazione, un obiettivo così importante. Con la variante evitiamo di consumare nuovo suolo cancellando la previsione a Ospedaletto e riportiamo lo stadio a casa, laddove esiste dai primi del novecento, permettendone la riqualificazione e, più in generale, quella del quartiere di Porta a Lucca. Abbiamo mantenuto le promesse rispettando puntualmente il cronoprogramma di lavoro che ci eravamo dati. Per questo risultato ringrazio gli uffici per il prezioso lavoro e i consiglieri comunali non solo per questi due giorni impegnativi, ma anche per il lavoro dei mesi passati in cui si sono tenute molte commissioni consiliari per discutere gli atti e le osservazioni presentate. Ringrazio in particolare i consiglieri di maggioranza che hanno presentato e approvato un ordine del giorno che fa chiarezza anche sugli aspetti successivi, quelli relativi al piano economico finanziario e alla fase due, quella relativa alla realizzazione dell’infrastruttura. Quello di oggi è un atto fondamentale per la città di Pisa che può sicuramente vantare uno strumento urbanistico importante per la riqualificazione dello stadio e del quartiere di Porta a Lucca».
«Con l’approvazione della variante stadio si darà modo, finalmente, a chi vuole investire in quell’area, per la riqualificazione dell’impianto sportivo e, di conseguenza, dell’intero quartiere». Così ha commentato l’assessore all’urbanistica e alla mobilità Massimo Dringoli, che prosegue: «Ora il Comune di Pisa ha uno strumento urbanistico chiaro che indica i criteri per tenere in conto le giuste esigenze del privato ma anche quelle pubbliche, e che riguardano una nuova mobilità, i parcheggi e molto altro. A questo punto, chi è interessato a investire potrà farlo, presentando un piano attuativo, per dettagliare il tipo di interventi. Come Amministrazione siamo riusciti finalmente a dare la possibilità a chi vuole riqualificare lo stadio di avere tutti gli strumenti per farlo, certi che l’interesse pubblico sarà garantito».
«Il dibattito in Consiglio Comunale è stato per gran parte incentrato dagli interventi delle opposizioni sul perché fossero state affiancate le varianti stadio e moschea – commenta Dringoli. Su questo punto ho avuto modo più volte di spiegare che non c’è niente di strano. L’iter della variante alla moschea l’avevamo avviato già prima della variante stadio e, poiché a per non consumare suolo si è voluto tenete conto di tutti i parcheggi già esistenti o previsti nel raggio di meno di un chilometro dall’impianto sportivo, è stato giocoforza unire le due varianti perché sarebbe stato inutile portare avanti in modo separato i due iter. Così abbiamo deciso di unirli per evitare di perdere inutilmente tempo. Questo è stato, a mio parere, l’unico argomento che le minoranze con insistenza hanno portato avanti, finendo così col contrastare così anche la variante stadio. La verità è che motivazioni reali per opporsi alla variante urbanistica dello stadio non c’erano».
«Un traguardo atteso da tempo non solo dagli sportivi ma da tutti i cittadini – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici e impianti sportivi Raffaele Latrofa -, in particolare quelli del quartiere di Porta a Lucca che sarà completamente riqualificato quando le opere della variante saranno realizzate; un punto importante del programma elettorale già raggiunto prima dello scadere del secondo anno di mandato. Un risultato da ascrivere all’azione corale da parte della maggioranza e della Giunta, una particolare soddisfazione per chi come me si è speso sul tema a partire dal 2017, quando ero in minoranza. A questo proposito mi ha fatto piacere constatare che tante componenti del consiglio comunale, mi riferisco all’attuale minoranza, hanno cambiato idea: nelle dichiarazioni che ho ascoltato ora sono diventati tutti a favore dello stadio a Porta a Lucca, pur con alcuni distinguo. Ricordo sempre che il 20 aprile 2017, quando da consigliere di minoranza presentai un ordine del giorno per spostare la previsione dello stadio da Ospedaletto a Porta a Lucca, l’allora maggioranza, oggi minoranza, votò compattamente contraria. Da oggi la palla passa al Pisa Sporting Club, ma non abbiamo dubbi che presto la società presenterà un progetto definitivo con il famoso piano economico finanziario. Noi continueremo a svolgere la nostra azione di controllo a tutela dei cittadini e del quartiere, con la speranza che i tempi siano celeri e il prima possibile tutto questo sforzo da parte dell’amministrazione comunale si traduca con la realizzazione dell’opera».
I ringraziamenti del Pisa
L’approvazione della variante urbanistica, da parte del Consiglio Comunale, rappresenta l’atto conclusivo di un percorso di lavoro lungo, difficile, tortuoso che ha coinvolto in maniera impegnativa e senza tregua, professionisti, funzionari e figure istituzionali dell’Amministrazione Comunale.
La città di Pisa deve essere grata e riconoscente alla Amministrazione Comunale per il risultato ottenuto.
Il progetto stadio, lo si è sottolineato più volte, non rappresenta solo un’opera di rifacimento di un impianto sportivo ma un intervento di radicale ristrutturazione e rivalutazione di un’importante area della città situata a poche centinaia di metri dalla Torre Pendente, l’orgoglio di Pisa.
La variante approvata apre alla fase finale e conclusiva del progetto Stadio con la predisposizione del progetto definitivo e l’elaborazione del piano economico finanziario definitivo che, in conseguenza dell’emergenza Covid-19 e dei relativi effetti sulla economia mondiale, non potrà che dover prevedere qualche approfondimento ulteriore per la valutazione dei correttivi e delle revisioni delle componenti economiche e finanziarie che si renderanno indispensabili in relazione ai nuovi scenari economici di riferimento.
Ma, ancora una volta, con la tenacia e la massima disponibilità lavoreremo insieme con l’Amministrazione Comunale e con i nostri professionisti della società Yard, a cui abbiamo affidato il progetto fin dall’inizio, per ricercare i nuovi accorgimenti e le soluzioni migliori per la finalizzazione del lavoro.
Desideriamo, infine, ringraziare il Sindaco di Pisa Michele Conti, l’Assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Latrofa, l’Assessore all’Urbanistica Massimo Dringoli e tutti i funzionari e consiglieri del Comune di Pisa che hanno contribuito alla approvazione della variante.