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Rapina con pistola in centro a Firenze, trovato complice

Negli ultimi giorni, la guardia di finanza di Firenze ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare, una in carcere e l’altra ai domiciliari, emesse dal gip del Tribunale di Firenze su richiesta del sostituto procuratore Alessandra Falcone, nei confronti di due soggetti di origini campane ritenuti i responsabili di una rapina a mano armata compiuta l’anno scorso a danno di una giovane di origini sudamericane che alla sera, in zona Santa Croce, faceva rientro a casa.

Nel settembre 2019, una pattuglia della Guardia di Finanza di Castelfiorentino, che stava operando nel centro cittadino nell’ambito di un articolato dispositivo di controllo del territorio, acquisiva informazioni dalla giovane che, in forte stato di agitazione, riferiva di essere stata aggredita e derubata da una persona armata di pistola, presente un complice. In pochi minuti, i militari individuavano l’aggressore in una via del centro che, tra l’altro, alla loro vista, tentava di estrarre l’arma, risultata poi una fedele replica di una pistola calibro 9.

Immobilizzato e arrestato per rapina aggravata, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Firenze, il soggetto veniva associato al carcere di Sollicciano e il Tribunale ne convalidava subito l’arresto.

Un’attività di indagine di polizia giudiziaria proseguita poi nel tempo su delega dell’Autorità Giudiziaria fiorentina, consentiva ai militari dapprima di rintracciare e recuperare il cellulare rubato alla vittima, che nel frattempo era stata peraltro oggetto di pesanti minacce, e poi di identificare il complice, che veniva individuato e fermato a Marano di Napoli dalla Guardia di Finanza del posto sulla base delle indicazioni fornite dalle Fiamme Gialle di Firenze.

All’esito delle indagini, il rapinatore e principale aggressore veniva tratto in arresto e nuovamente associato al carcere, mentre il complice, per il quale il giudice ha rilevato “non possono esservi dubbi sulla partecipazione alla rapina”, è stato invece posto agli arresti domiciliari.

Fonte: Guardia di Finanza di Firenze

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