Operazione sicurezza, 3 arresti per spaccio nel Pratese
Prosegue l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Prato quotidianamente impegnati nel controllo del territorio finalizzato a garantire sicurezza e rispetto della legalità nonché vigilanza sull’attuazione delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza da covid-19.
Nel mirino dell’Arma c’è sempre la lotta alla droga. In tale contesto, un’altra importante attività è stata condotta dai militari della Tenenza Carabinieri di Montemurlo che hanno tratto in arresto un pusher 32enne nigeriano per spaccio di sostanze stupefacenti. I Carabinieri di Montemurlo lo hanno sorpreso all’interno dell’ex parcheggio della Coop in via Veneto subito dopo aver ceduto una dose di cocaina ad un assuntore di origine albanese.
I Carabinieri di Prato hanno rintracciato e tratto in arresto un gambiano 20enne che, già sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Firenze per spaccio di stupefacenti, non ottemperava agli obblighi previsti venendo segnalato all’autorità giudiziaria competente che sostituiva la citata misura con la custodia cautelare in carcere.
I Carabinieri della Stazione di Iolo hanno arrestato un 47enne pratese dando esecuzione ad un’ordinanza di revoca dell’affidamento in prova dell’Ufficio di Sorveglianza di Firenze che ha sospeso la citata misura alternativa disponendone la reclusione in carcere. L’uomo era responsabile di una rapina commessa unitamente ad un complice ai danni di un “Compro Oro” a Firenze nel dicembre 2012 e nel gennaio 2013 al Compro Oro di Via Strozzi a Prato.
I Carabinieri di Poggio a Caiano, avvalendosi del supporto qualificato dei colleghi dell’Ispettorato del Lavoro di Prato, hanno controllato una ditta di confezioni nei pressi di via Statale. In particolare, per quanto riguarda l’attività dell’Arma, al termine del controllo e di successivi accertamenti, i militari hanno denunciato all’autorità giudiziaria pratese due coniugi di origini cinesi titolari della ditta per impiego della manodopera clandestina. L’accesso alla ditta ha consentito di accertare che erano stati impiegati tre lavoratori loro connazionali irregolari e non in regola con le norme del soggiorno in Italia, per questo denunciati alla Procura di Prato per immigrazione clandestina. Il Nucleo CC Ispettorato del Lavoro disponeva provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale, comminando sanzioni amministrative per circa 15.000 euro.