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Udu Firenze e Pisa, proposta su 'Venvia' e mobike

Udu Firenze – Sinistra Universitaria e Udu – Das Pisa si impegnano su tutti i fronti che riguardano la componente studentesca, dal diritto allo studio alle semplici questioni inerenti alla didattica e alla normale vita universitaria. A proposito di quest’ultimo aspetto, non possiamo, anzi, non dobbiamo escludere un tassello che appartiene alla quotidianità di ciascun studente e ciascuna studentessa: la mobilità e tutte le infrastrutture ad essa collegata.

Un primo passo importante è stato fatto con l’introduzione, a partire dall’Anno Accademico 2018/2019, del pacchetto “VenviaUnifi – Mobilità per tutti”: un abbonamento a 48 euro all’anno e a titolo gratuito per tutti gli studenti borsisti e senza limiti di età per tutti gli studenti iscritti all’Unifi. Per mezzo della carta dello studente, si poteva avere accesso al trasporto pubblico fiorentino (bus e tram), senza aver la necessità dell’acquisto di un biglietto o di un abbonamento, considerato davvero oneroso.

Dopo il grandioso successo del primo anno, dopo che ben più del 90% dei 50000 studenti del nostro ateneo hanno sottoscritto l'integrazione, “VenviaUnifi” si riconferma anche per la durata di quest’anno accademico corrente, a dimostrazione dell’eccellente ed incessante lavoro dei nostri rappresentanti presso gli organi centrali dell’ateneo ed istituzionali. Nonostante le evidenti problematiche riferite alla pandemia, siamo più che sicuri che questo dato non si allontani di troppo da queste percentuali anche per il prossimo Anno Accademico (2020-2021), in quanto per gli studenti è una tariffa molto conveniente e sarà difficile che qualcuno non lo rinnovi.

A Pisa gioviamo di una convenzione tra la CPT (Compagnia Pisana Trasporti) e UniPi mediata dalla Regione Toscana che porta ad avere la possibilità di fare abbonamenti per tutti gli studenti iscritti all’Università la costo di 16 euro mensili. Il bacino di utenza non è lo stesso e le condizioni di partenza sono diverse da un territorio all’altro.

Naturalmente, si può e si deve fare di più, per rendere la mobilità studentesca, sempre più accessibile e sostenibile. Per tutti!
Pertanto, chiediamo un incontro alle istituzioni locali e regionali, per discutere delle seguenti nostre proposte:

1) Riconferma del pacchetto “VenviaUnifi” per i prossimi 3 anni, almeno alle medesime condizioni di questi primi due anni: abbonamento annuale gratuito per gli studenti borsisti e a 48 euro per la restante parte studentesca;
Riconferma della convenzione tra UniPi e CPT per i prossimi anni migliorandone le condizioni, rendendo gratuito il servizio per gli studenti borsisti.
2) Le sedi distaccate dell’Unifi e dell’Unipi, tra cui quelle di Empoli, Prato, Pistoia per UniFi e Livorno, Lucca per UniPi, non devono essere ulteriormente considerate come sedi alienate dal contesto universitario locale: vogliamo, anche in questi casi, un abbonamento abbordabile per le studentesse e per gli studenti che ivi studiano, perché sono pur sempre sedi dell’Università degli Studi di Firenze e di Pisa, realizzando specifici protocolli con le istituzioni di queste Province;
3) Vogliamo che il progetto “Venvia” abbracci l’intera Città Metropolitana di Firenze e che la convenzione Pisana prenda in considerazioni anche le corse interurbane;
4) Chiediamo che le corse, almeno per quanto riguarda le linee principali, siano garantite con una frequenza di almeno una tramvia a linea/un bus all’ora almeno fino alle 04.00 per quando riguarda il venerdì e il sabato sera.
5) Viste le linee guida della fase 2 dell’emergenza Covid-19, dove i numeri del trasporto pubblico sono costretti ad essere ridimensionati, chiediamo che il Comune di Firenze implementi il numero di Mobike e Monopattini elettrici, creando una convenzione con l’Ateneo.
Chiediamo che il Comune di Pisa implementi il numero di CicloPi fortificando la convenzione con l’Ateneo rendendole più fruibili per tutta la comunità studentesca in modo da ottenere ulteriori agevolazioni per l’utilizzo di questi mezzi, evitando almeno durante questa situazione critica, il sovraffollamento nei mezzi pubblici;
6) Per integrare le proposte sopra menzionate, si chiede la creazione di un carnet componibile, dove ogni studente e ogni studentessa possa scegliere l’abbonamento a qualsiasi mezzo di trasporto che gli/le sia più congeniale, così da differenziare le tariffe per i servizi disponibili;
7) Gli AFAM non vanno estromessi da queste misure. Sono anche loro la cittadinanza studentesca e devono godere degli stessi diritti e doveri degli altri studenti appartenenti al sistema ateneo;
8) Auspichiamo che a livello regionale si apra un dibattito per creare un servizio di mobilità studentesca similare in tutto il territorio toscano. Frutto di un unico progetto comune, declinato poi sulle esigenze e peculiarità territoriali. Senza  discriminazioni per Ateneo o per età degli studenti.
Per questo vogliamo un incontro con la Vicepresidente della regione con delega ad università e ricerca Barni e l'Assessore alla mobilità Ceccarelli.

 

Fonte: Udu Firenze e Udu Pisa

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