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Mercato, l'assessore Lazzeretti: "Ecco perché non è stato possibile aprire tutto"

(foto gonews.it)

A seguito delle polemiche innescate dalla mancata riapertura del mercato di mercoledì alle attività non alimentari, cerco di spiegare brevemente i motivi che ci hanno costretto a rimandare di una settimana l'apertura completa del mercato. In una riunione con le associazioni di categoria, rappresentanti degli ambulanti, Anva, Fipe Confcommercio, il comandante della Polizia Municipale e il funzionario del Suap, abbiamo spiegato le difficoltà di gestire un mercato in pieno centro storico. Oltre al problemi degli spazi ristretti si aggiunge la criticità dei numerosi accessi. È bene ricordare che con la nuova normativa l'accesso al mercato va contingentato e tutti gli accessi presidiati. Nel Corso, i banchi tradizionali, hanno una dimensione tale da non garantire la distanza di sicurezza tra le persone, e questo è stato ammesso a malincuore anche dagli ambulanti stessi. Per questo motivo e per l’impossibilità di presidiare numerosi punti di ingresso al mercato abbiamo dovuto ridistribuire gli spazi esistenti ed aggiungere altre strade. Questo significa modificare la viabilità, cambiare i tragitti urbani di bus (quindi attivare fermate alternative), trovare nuovi parcheggi, inserire una nuova cartellonistica stradale, avvisare i residenti delle nuove strade coinvolte dal mercato e infine ridisegnare gli stalli.

Questo riassetto implica necessariamente la riassegnazione (temporanea) dei posti e quindi la convocazione di tutti gli ambulanti in graduatoria.

Abbiamo sempre cercato di lavorare per il meglio e per il bene dei commercianti. Sabato, appena saputo della conferma della riapertura di tutte le attività, abbiamo fatto i sopralluoghi e lavorato tutto il fine settimana al disegno della nuova planimetria del mercato. Tutto questo lo abbiamo fatto per dare modo agli operatori economici di verificare il progetto già lunedì stesso. Chi dice strumentalmente che ce ne siamo fregati di loro, o è in malafede oppure non si rende conto del lavoro necessario per spostare circa metà mercato.

Tanto per capire, solo per avere l'autorizzazione all'utilizzo di un percorso alternativo dei bus, l'azienda di trasporti si riserva alcuni giorni di comporto.

Una settimana in più, nel nostro caso penso sia più che giustificata, alla luce di quanto spiegato e del fatto che solo sabato la Regione ha comunicato la riapertura delle attività non alimentari. Pochi sono rimasti i Comuni con il mercato nel centro storico, chiaramente le modifiche normative hanno un impatto molto più importante qui che altrove dove magari tutto si svolge all'interno di una piazza o strada collocate in quartieri nuovi o luoghi di periferia. La realtà spesso è molto più complessa di quanto si possa immaginare e prima di criticare si dovrebbe avere sempre l'umiltà di informarsi.

Roberta Lazzeretti

Assessore al Commercio Comune di Ponsacco

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