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Crescono domanda e offerta di Airbnb, anche a Firenze

In questi giorni un numero sempre maggiore di aziende sta offrendo ai propri dipendenti la possibilità di lavorare da casa: lo smart-working, da soluzione temporanea per combattere l’emergenza, si sta quindi affermando come nuovo modello organizzativo. Lavorare da casa significa anche fare i conti con ambienti non progettati per questo scopo, con la difficoltà di concentrazione in presenza di bambini piccoli che richiedono giuste attenzioni o con la non disponibilità di connessioni efficienti. Da qui la decisione di cercare un alloggio ideale per il lavoro da remoto.

I dati Airbnb dimostrano questa tendenza: il numero di prenotazioni di case da parte di residenti, complice anche l’esigenza di autoisolamento per motivi sanitari, ha subito un fortissimo incremento. Negli ultimi 2 mesi, il 35% delle prenotazioni a Milano proveniva da milanesi; trend confermato anche a Torino, Firenze e Roma, dove quasi un ospite su tre ha prenotato un alloggio nella propria città.

Che non si tratti di un fenomeno legato esclusivamente alla fase di lockdown lo confermano i dati delle prenotazioni effettuate a partire dall’inizio della Fase 2: +165% a Milano, più che triplicate a Firenze e quadruplicate a Roma rispetto allo stesso periodo del 2019. La domanda incontra l’offerta: sul portale Airbnb, Milano, Firenze, Roma e Torino sono infatti le città con il maggior numero di appartamenti work-friendly. Le ricerche degli ospiti che prenotano per esigenze professionali si concentrano su appartamenti che possano offrire confortevoli postazioni di lavoro, Wi-Fi veloce e self check in, ovvero la possibilità di ritirare le chiavi in autonomia senza dover incontrare di persona l’host, consentendo così agli ospiti di rispettare le regole di social distancing. Con l’arrivo dell’estate inoltre, le esigenze lavorative degli adulti dovranno per molti combinarsi con le necessità di vacanza dei più piccoli.

“L’estate 2020 sarà un’estate diversa: nella villeggiatura di una volta, un genitore teneva i bambini in vacanza, l’altro raggiungeva la famiglia nel week end. Oggi, con entrambi e genitori che lavorano e una sempre maggiore tendenza delle aziende a favorire lo smart working, chi lavora da casa potrà farlo “dalla vacanza”, scegliendo un alloggio adatto alle esigenze di tutta la famiglia», commenta Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia.

Fonte: Ufficio stampa

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