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Tpl e 'Unico Metropolitano', Gandola: "La Regione non nasconda la realtà dei fatti"

Paolo Gandola

Paolo Gandola

"Esterrefatto per il maldestro tentativo di descriverci come bugiardi. La consigliera Monni farebbe bene a leggere documenti e dichiarazioni, piuttosto che servirsene per scopi poco 'ortodossi' di attacco dell’avversario politico. In mezzo ci sono i cittadini che non possono essere presi in giro": Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento, replica a quanto affermato dalla consigliera regionale Monia Monni sul progetto dell’abbonamento Unico Metropolitano. Per Gandola "il suo tentativo di nascondere la realtà dei fatti non è accettabile"
Quanto affermato insieme a Maurizio Marchetti, capogruppo di Forza Italia in Regione Toscana, "è scritto nero su bianco su tutti gli atti che anche la stessa consigliera Monni avrebbe potuto leggere. Dall'1 Luglio prossimo la Regione Toscana taglierà del 50 per cento il suo contributo per finanziare il progetto e la Città Metropolitana di Firenze ha già fatto sapere che non comparteciperà alla spesa. Di fatto dunque, Regione e Città Metropolitana hanno scelto di lasciare ai soli Comuni la sostenibilità economica dell’abbonamento unificato".
Fino ad oggi, infatti, "la Regione si era impegnata a colmare totalmente la differenza dei proventi alle società di trasporto, ma dal prossimo luglio questo non accadrà più. Questo contributo, infatti, sarà tagliato della metà e questo è un fatto che non può essere smentito, come non può essere sottaciuto che la Città Metropolitana non intenda più finanziare il progetto, lasciando ai Comuni interessati al progetto l’onere del finanziamento. L’utenza – attacca Gandola – ha il pieno diritto di essere informata e di sapere. Insopportabile il tentativo di nascondere la verità dei fatti".

Fonte: Città Metropolitana di Firenze

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