L'Inno alla Gioia suonato da 180 giovani studenti, a 'orchestrare' uno studio di Montelupo Fiorentino
Un tocco artistico da Montelupo Fiorentino per dirigere 180 giovani studenti di tutto il mondo mentre suonano l'Inno alla Gioia di Beethoven per Unicef Italia. Matteo Guasti dello studio di registrazione Labella si è occupato di 'armonizzare' le esecuzioni della World Children's Orchestra, formata da alunni tra i 5 e i 18 anni di 12 paesi diversi: Argentina, Estonia, Germania, Groenlandia, Italia, Francia, Romania, Messico, Panama, Peru, Polonia, Svezia, Venezuela. Il risultato è un video che ha superato su Facebook gli 1,6 milioni di visualizzazioni dalla pubblicazione, avvenuta il 9 maggio
La famosissima Sinfonia n.9 è stato visto come un inno alla positività di fronte all’emergenza Covid-19 in occasione del 70° Europe Day. Sentiamo com'è nata l'esperienza di Guasti: "Con Labella collaboriamo da quasi 20 anni con il prof. Luca Marino dell’Istituto Vasco Pratolini di Scandicci: ogni tre anni realizziamo per lui un album con l’orchestra della sezione musicale dell’Istituto, la Flam Percussion.
Luca, che era già da giorni parte del progetto, mi ha introdotto perché realizzassi l’editing audio e il mixaggio delle tracce inviate dai ragazzi. Mi ha presentato, ovviamente per via telematica, la prof. Barbara Riccardi (ideatrice del progetto, famosa nel settore per essere stata finalista nel 2016 al "Global Teacher Prize - Premio Nobel per l'Insegnamento”, e per essere presenza fissa a Uno Mattina in Famiglia su Rai Uno), la bravissima Laura Moro di Edizioni Curci, e Felice Clemente che è l’altro professore di musica che ha partecipato all’organizzazione generale. Oltre a loro cito Milena Gammaitoni dell’Università Roma Tre, co-ideatrice del progetto, e Comitato Nazionale Unesco che insieme a Unicef e a Università Roma Tre ha patrocinato il tutto".
La lavorazione di tutte le tracce è stata molto intensa, 2 giorni di fuoco: "Mi hanno dato accesso alla cartella online utilizzata per raccogliere i contributi video dei ragazzi e sono entrato con un clic in un mondo talmente organizzato da sorprendermi, perché in modo ordinatissimo sono stati raccolti da tutto il mondo sia i contributi video dei 180 alunni delle varie scuole di tutto il mondo, sia tutte le deleghe (quando si parla di video di minorenni questo aspetto è delicatissimo), ed è evidente che dietro allo scorcio di staff che ho visto io per via del lavoro sull’audio, c’è una organizzazione capillare e attivissima. Il lavoro è stato piuttosto intenso perché ho avuto due giorni per mettere sul software di studio 180 tracce audio, sincronizzarle una a una, ascoltarla una a una per editare piccoli sbagli o intonare cose imprecise al fine di metterci tutti gli alunni, ho fatto un paio di nottate a capofitto (tanto era tutto fermo per via della quarantena) e alla fine abbiamo consegnato in tempi utili, grazie anche al bellissimo lavoro di Gogoframes di Roma per il video".
Il risultato, come vedete, è straordinariamente potente per il messaggio e il talento di queste tantissime piccole voci unite in un'unica sinfonia.