Coronavirus e Lavoro, da Empoli parlano Affitta Presto e Merceria Guerri: "Fatturato a zero"
Il Coronavirus ha scosso ogni settore lavorativo, non risparmiando purtroppo nessuno. Dalla pandemia sembra che non ci sia chi ne è uscito più fortunato o sfortunato: la ormai famosa ‘stessa barca’ che sembra ospitare la maggior parte delle persone è realtà. Inizia però, con la Fase 2, la ripresa di quella stessa barca che nonostante sia ricolma di gente è sempre rimasta a galla, grazie alla volontà di ognuno di tornare al proprio lavoro. Anche a Empoli, come nel resto d’Italia, continuano le riaperture scaglionate di vari settori produttivi e commerciali. Due attività, che possono essere diverse per forma e costituzione, saranno sempre legate dalle conseguenze del Coronavirus. Come il binomio tra Affitta Presto, agenzia di affitti in via Roma e la Merceria Guerri, situata a lato di Piazza della Vittoria.
“Come tutta Italia abbiamo avuto un periodo di sospensione, dal 10 marzo fino alla possibilità di riapertura il 4 di maggio – ha spiegato Marco Fontanelli, titolare di Affitta Presto. Da quel giorno, con tutte le precauzioni previste, stiamo lavorando e le richieste degli affitti sono abbastanza presenti. Ci stiamo muovendo con molta precauzione perché abbiamo da riprendere il ritmo con la situazione attuale”. Visto l’impossibilità data dal Coronavirus di accompagnare i clienti interessati negli appartamenti e dunque, di non poter effettuare sopralluoghi sul campo, sono entrati in gioco i video sui social e sul web, che raccontano in una visita virtuale gli spazi delle abitazioni.
Anche Maria Costoli, titolare della Merceria Guerri, ha alzato la saracinesca della sua bottega. Una riapertura per lei arrivata prima della Fase 2, poiché nel suo negozio vende anche articoli per l'infanzia. “Abbiamo riaperto il 27 aprile, dopo l’autorizzazione arrivata dal Comune visto la vendita, oltre a tutti gli articoli di merceria, di abbigliamento per bambini – ha raccontato Costoli. Al momento possiamo quindi vendere solo biancheria intima, pigiameria e tutto ciò che riguarda i bambini ma per il resto dei prodotti dobbiamo effettuare la consegna a domicilio”. Modalità complicata per una merceria, come ha continuato la titolare: “Non è semplice, non siamo abituati a questo sistema e la mia clientela non è adatta alla consegna a domicilio. Questi articoli richiedono una scelta di colori, di materiale e via dicendo. Per ora si lavora poco e si spera nella riapertura di tutti per riuscire a riprendere il movimento”.
In termini economici, entrambe le attività traggono le stesse conclusioni dal periodo di forzata chiusura. “Dopo quasi due mesi di sosta il fatturato è crollato, zero assoluto – ha dichiarato Fontanelli di Affitta Presto. C’è da capire ora come possiamo riprendere, perché queste precauzioni che dobbiamo tenere un po’ vincolano i movimenti e l’attività”.
“Il calo economico è stato veramente grosso, in confronto all’anno scorso siamo quasi a zero. Ho anche due dipendenti che sono in cassa integrazione e tutt’ora non hanno ricevuto niente. Quando potranno rientrare a lavoro non si sa come gestiremo gli spazi in negozio, qui può entrare solo un cliente alla volta, alle regole di oggi. Si spera in un miglioramento – ha concluso Maria Costoli.
Margherita Cecchin