Restaurato in Santa Croce il monumento alla fondatrice della scuola infermieristica
Florence Nightingale, la determinata e coraggiosa fondatrice della moderna scuola infermieristica, è tra i grandi di cui si fa memoria nel complesso monumentale di Santa Croce. Florence è nata a Firenze il 12 maggio 1820 ed è per questo che oggi si celebra la Giornata internazionale dell’infermiere.
Per il monumento che la rappresenta, sollecita signora della lampada, è quasi completato il restauro. L’intervento sul monumento è stato promosso in occasione del bicentenario della nascita di questa donna straordinaria che con le sue intuizioni innovatrici ha cambiato il corso dell’assistenza di cura facendo nascere la professione infermieristica.
Gli eventi dell’anniversario vedono la collaborazione dell’Opera di Santa Croce e della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) e hanno coinvolto diverse istituzioni internazionali, dall’ambasciata del Regno Unito in Italia al Museo Florence Nightingale di Londra. “Condividiamo questo anniversario nel segno dell’amicizia con il Regno Unito.
Sono centinaia le infermiere e gli infermieri che da tutto il mondo vengono a rendere omaggio a Florence Nightingale, da tempo un appuntamento annuale fisso è quello dei nuovi diplomati della scuola infermieristica di Kyoto”, racconta la presidente dell’Opera di Santa Croce, Irene Sanesi.
“In Santa Croce Florence Nightingale viene raffigurata come la signora della lampada - spiega Ludovica Sebregondi, storica dell’arte e consigliera dell’Opera - quella stessa lampada con cui durante la notte girava tra i soldati feriti sul fronte di Crimea, occupandosi di loro non solo per la cura del corpo anche per quelle che erano le loro necessità spirituali. Così la figura di Florence, una giovane donna che indossa un abito senza tempo, diventa il simbolo del concetto di cura”.
La gratitudine delle donne delle istituzioni alle infermiere
In Italia le infermiere sono 345.467, pari al 77% del totale (in tutto 451.432) degli iscritti all’albo della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) che ha promosso un’intera giornata di eventi web (prima dell’emergenza Covid era prevista una grande iniziativa a Firenze).
In Toscana le presenze femminili sono circa 23 mila su un totale di circa 28 mila 400 infermieri. Per tutte arriva oggi un messaggio di gratitudine dalle donne delle istituzioni. A inviarlo, insieme alla presidente dell’Opera di Santa Croce Irene Sanesi, sono il prefetto di Firenze Laura Lega, l’assessore regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi e la vicesindaca Cristina Giachi.
“Proprio in questa giornata, a duecento anni della nascita di Florence, venuta alla luce mentre i genitori soggiornavano a Firenze, parte da Santa Croce, luogo di cura della memoria e dell’arte , ma anche da Firenze e dalla Toscana, il grazie agli infermieri, e alle donne -infermiere in particolare, che in Italia e nel mondo si stanno prendendo cura dei malati di Covid-19 con competenza e passione anche a rischio della vita”, sottolinea Irene Sanesi.
“In occasione di questo importante anniversario desidero rinnovare il mio più sentito ringraziamento alle infermiere e agli infermieri per il loro impegno e il loro sacrificio nel curare i malati aggrediti dal Coronavirus - dichiara il prefetto di Firenze, Laura Lega - La capacità di innovazione nella cura di cui è stata protagonista generosa Florence Nightingale nella sua vita è oggi di grande attualità. Quella stessa capacità, che nasce dalla passione per la tutela della salute delle persone, è stata ed è una risorsa fondamentale per affrontare con scienza e umanità la terribile pandemia diffusa dal Covid-19”.
“In questi mesi di emergenza Coronavirus gli infermieri e le infermiere, assieme alle altre figure del Servizio sanitario, non si sono certo risparmiati per prestare in ogni momento un’assistenza di alta qualità – mette in evidenza l’assessore regionale Stefania Saccardi - Abbiamo visto il loro l’impegno, la professionalità, la generosità, lo stare sempre dalla parte del paziente Abbiamo negli occhi le loro immagini, con i volti segnati dalla fatica e dalle mascherine, instancabili, sempre vicini ai pazienti. Molti infermieri si sono ammalati, qualcuno è morto. Ecco, la Giornata che si celebra oggi - e voglio sottolineare che Florence Nightingale era una donna, come sono donne la maggior parte degli infermieri- ci offre l’occasione per dire un grazie particolare a infermiere e infermieri: per quello che hanno fatto e continuano a fare per l’emergenza Coronavirus, ma soprattutto per quello che fanno quotidianamente, ogni giorno dell’anno, in ogni ospedale, in ogni ambulatorio, accanto al letto di ciascun paziente”.
"Celebrare Florence Nightingale - sottolinea la vicesindaca Cristina Giachi - vuole dire rendere onore a una donna che promosse l’istituzione e lo sviluppo della professione di infermiere nella sua forma moderna. Questa donna straordinaria ha lasciato un'impronta nella storia, prima di lei il lavoro di tutte quelle donne e uomini, oggi diventati i nuovi eroi delle nostre comunità era molto diverso. Elaborò una visione scientifica e organizzata del lavoro infermieristico consentendo di raggiungere livelli di efficienza prima impensabili".
Il monumento a Florence Nightingale nel primo chiostro di Santa Croce si inserisce nel percorso Santa Croce in rosa, un progetto originale che racconta storie di donne, spesso eccezionali, la cui memoria si conserva nel complesso monumentale. “Il memoriale, voluto dalla comunità inglese che viveva a Firenze, venne scolpito nel 1913, tre anni dopo la morte di Florence, da Francis Wlliam Sargant, artista inglese che ebbe il suo studio a Firenze”, conclude Ludovica Sebregondi.