In montagna per un giro in moto o per la Festa degli Elfi: molte multe nel Pistoiese
Nel fine settimana i carabinieri di Pistoia sono stati in azione per mantenere il rispetto delle normative finalizzate al contenimento del fenomeno pandemico Covid-19. In totale, nel weekend, in provincia sono state controllate 864 persone 66 esercizi commerciali, elevando 16 contravvenzioni ai sensi dell’art 4 comma 1 del Decreto Legge nr 19 del 25.04.2020
In particolare:
San Marcello Piteglio: nella prima mattinata di venerdì 8 maggio, sono state fermate tre persone, due di nazionalità francese e una ragazza italiana residente in Provincia di Parma, che avevano trascorso la notte nella comunità degli Elfi che abita da tanto tempo in quelle zone. Alla richiesta di fornire giustificazioni in merito alla loro presenza in loco, i due stranieri tentavano di giustificarsi affermando che, dalla Francia, stavano rientrando verso il proprio domicilio in Roma e che avevano avuto un problema meccanico alla propria auto che li aveva costretti a fermarsi. In realtà i militari avevano il sospetto che i due si fossero volontariamente recati a Sambuca per partecipare alla 'Festa della Luna' tenutasi la sera precedente. Il controllo ha dimostrato che l’auto era perfettamente marciante e contestando ai due di trovarsi a diverse centinaia di chilometri dal tragitto più breve che collegava la Francia a Roma. Entrambi sono stati multai contravvenzionati, assieme all’altra ragazza che invece affermava candidamente di aver partecipato alla sopra citata festa.
Nel giornata di sabato poi, sempre i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno fermato una serie di motociclisti provenienti da fuori Provincia che, per puro diletto, si stavano facendo una passeggiata sulla ss66 verso Abetone Cutigliano e sulla ss64 Porrettana che collega Pistoia a Bologna. Naturalmente anche costoro, non avendo una giustificazione valida che legittimasse la loro presenza in loco, sono stati sanzionati. Infine domenica è stata addirittura multata una coppia di coniugi di Pontedera che, sfruttando l’ambiguità del concetto di “prossimi congiunti” avevano deciso di partire da quel Comune in provincia di Pisa per raggiungere degli amici residenti in provincia di Bologna presso l’abitazione dei quali avevano pranzato, attraversando poi il territorio di Pistoia al loro rientro verso casa.