Il Consiglio comunale ha ricordato l’imprenditore Antonio Nogara e l’ingegnere Paolo D’Elia
“Sul coronavirus è stato detto di tutto e di più, ma poco è stato detto riguardo alle pesanti ripercussioni emotive che ciò che stiamo vivendo può avere. Anche l'OMS, qualche giorno fa, ha posto l'attenzione su quest'aspetto ed ha evidenziato la necessità di porre la massima attenzione. Da un giorno all'altro – ha detto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale – ci siamo trovati a non poter godere della presenza dei nostri affetti più cari, a non poter frequentare gli amici, a rinunciare alle relazioni con gli altri, che per gli esseri umani sono una necessità oltreché di conforto nei momenti difficili.
Fidanzati che non hanno potuto abbracciarsi per settimane, genitori e nonni che non hanno incontrato i propri figli o nipoti, e viceversa, anziani che vivono in residenze sanitarie assistite o case di riposo che non posso ricevere visite, amici che non possono frequentarsi, in generale tutti coloro che vivono da soli si ritrovano isolati.
Ancora peggio può essere stato stare forzatamente a casa ove vi sono situazioni complesse e non serene, come nel caso di coppie conflittuali o addirittura di violenze domestiche, di separati in casa, di convivenza in spazi ristretti e via dicendo. E poi ancora la preoccupazione del lavoro, di averlo perso o compromesso e di non ricevere gli aiuti sperati in tempi brevi.
Queste perdite possono comportare una importante caduta depressiva.
La drammaticità della situazione si è concretizzata con il suicido a Napoli di un imprenditore. Si è ucciso nella notte tra martedì e mercoledì 6 maggio, all’età di 58 anni; Antonio Nogata si è tolto la vita impiccandosi nei capannoni della sua azienda. A detta di familiari e amici, l’imprenditore – ricorda il presidente Luca milani – era oppresso dalla preoccupazione della situazione legata al Coronavirus e purtroppo non ha trovato altra soluzione se non commettere il suicidio che ci mostra, nella maniera più brutale, le tante difficoltà che in questo periodo le persone e le imprese devono affrontare a causa della crisi anche economica scatenata dalla pandemia di Coronavirus. Si aggiunge una vittima “indiretta” in più rispetto a quanto ci dicono i bollettini ufficiali sui decessi per malattia. Su proposta del Vice Presidente Cocollini, la Conferenza dei capigruppo ha deciso di dedicare un minuto di silenzio ad Antonio, alla moglie Anna e alla figlia Federica, ma anche alla sensibilizzazione delle forze politiche tutte, su questo tema.
Nel minuto di raccoglimento – ha concluso il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – vogliamo ricordare anche la figura di Paolo D’Elia, ricordato in tanti a Palazzo Vecchio come l’ingegnere capo. E’stata una delle figure più importanti dell’amministrazione nel settore dei lavori pubblici. A lui si devono molti progetti della città dalla prima linea della tramvia, ai piani urbanistici a San Lorenzo a Greve, Ugnano, Ponte a Ema fino al nuovo Palazzo di Giustizia”.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa