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Emily Dickinson, le poesie dal suo carcere amico
Emily Dickinson, poetessa maestosa e misteriosa dell'800, nasce ad Amhster nel Massachusetts nel 1830, e lì resterà fino alla sua morte. Scrive più di 3000 poesie nell'arco della sua breve vita (muore a 56 anni) delle quali, però solo la metà sono giunte a noi. Trascorre l'esistenza nella casa paterna, a leggere e a scrivere. Quando lo scrittore Giovanni Raboni scopre la sua opera letteraria, esclama:"Benvenuta nel suo secolo Miss Dickinson!".
Le uniche pause che si concede sono le rade passeggiate che fa all'imbrunire, nel giardino di casa. Veste sempre di bianco come una sposa tuttavia non si sposerà mai né alimentera' relazioni con amici e compagni di studio, se non a livello epistolare. Nel piccolo villaggio dove vive, Emily Dickinson è per tutti un mistero; in paese, Emily, viene chiamata "il mito". Gli ultimi anni, soprattutto dopo la morte del padre, l'avvocato Edward Dickinson, la Poetessa non uscirà più dalla sua camera da letto, che chiamerà il "carcere amico".
Non vedrà mai le sue opere pubblicate, solo una decina in forma anonima grazie all'amico del padre, Thomas Higginson, che le farà pubblicare su una rivista. Nel 1886 quando la Dickinson muore, la sorella Lavinia e la cognata Susan scoprono le sue numerose lettere e poesie nel baule della sua stanza. Dovrà passare però oltre un secolo prima che la sua opera venga compresa e pubblicata, e il nome della Poetessa avere un posto nell'olimpo dei grandi scrittori.