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Non andrà tutto bene (per le persone con disabilità)
È da un po' che non scrivo ma il primo amore non si scorda mai. In questi giorni di estrema difficoltà ho duramente lottato con me stessa per cercare di non cedere allo sconforto istituzionale. Con il passare dei giorni ho parlato con le varie associazioni Asha Pisa e le mamme di bambini con disabilità ed ho scoperto ancora una volta che noi tutti siamo considerati cittadini di serie B.
Niente di nuovo sotto il sole. Noi tutti, chi più chi meno, siamo merce politica di cui parlare a ogni campagna elettorale ma quando si spengono i riflettori siamo la spesa sociale da tagliare, le vite senza valore… Nessuna forza politica si è spesa per far sì che venga rispettato l'Articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Non andrà tutto bene per niente.
Il divario sociale sarà sempre più grande, l'individualismo, attualmente convertito in solidarietà, tornerà ad essere più forte di prima perché gli ultimi, quelli veri, in questi giorni sono senza assistenza o con famiglie stremate e con pensioni che non erano sufficienti a far fronte ai bisogni reali, occorreva già prima di questa pandemia ripensare il welfare, ora è un'urgenza per non far sì che questa pandemia diventi un dramma sociale.
Le persone con disabilità sono solo poche righe nel art. 8 del Dpcm. E' inaccettabile che la politica tutta non tuteli i suoi cittadini più fragili e non garantisca ai genitori di bambini con disabilità la possibilità di occuparsi dei propri figli senza la riduzione dello stipendio perché la riapertura dei centri come quello di Bentignano è prevista a scaglioni e verrà ridotto il numero di ingressi; chi non va nei centri e ha bisogno dell' assistenza e non può essere lasciato solo; i familiari devono rientrare a lavoro i costi delle ore in più come possono essere coperti? A chi possono essere lasciati? Molti educatori non possono andare a casa di questi ragazzi. Il Premier Conte con la sua manovra aiuta gli industriali, gli autonomi ecc. ma non i disabili.
“Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali.” Lorenzo Milani.
Eleonora De Martino