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Covid-19, allarme Cgil: "Lavoratori positivi ai test seriologici senza retribuzione"

Assistiamo da giorni, nella grande distribuzione alimentare ed in altri settori, a qualcosa di inaudito, che intendiamo denunciare: alcuni medici di medicina generale, a fronte di esito positivo al test sierologico per un lavoratore, si rifiutano di emettere certificato medico al lavoratore stesso. Nel dettaglio, la situazione è questa: si tratta di lavoratrici e lavoratori che, in ottemperanza alle ordinanze della Regione Toscana, si sottopongono al test e laddove questo risulti positivo vengono messi in isolamento fiduciario in attesa di tampone, ma senza certificato medico che giustifichi l'assenza da lavoro, e quindi non sono retribuiti.

Questo comportamento penalizza economicamente i lavoratori. Ci chiariscano i medici di medicina generale quale è la ragione per cui non vengono emessi certificati medici; ci chiariscano i medici di medicina generale se condividono l'importanza dello strumento del test sierologico; ci spieghino se sanno che tale comportamento lascia nel limbo lavoratrici e lavoratori senza retribuzione; ci dicano se comprendono che questo comportamento altro non produrrà se non disincentivo a sottoporsi ai test. Chiariscano nelle sedi politiche e scientifiche quale ragione li muove senza scaricare su lavoratrici e lavoratori, nonché sulla comunità tutta, le pecche della burocrazia. Prevalga l’interesse per la salute dei singoli e della collettività.

Filcams Cgil Firenze 

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