Rsa Gambassi Terme, Manuelli e Cordone (Lega): "Vogliamo chiarezza"
Sul dramma della RSA 'Gino Incontri' di Gambassi Terme intervengono nuovamente Marco Cordone (Consigliere Nazionale ANCI Lega Salvini Premier e per oltre 15 anni Consigliere comunale di Gambassi Terme) e Marco Manuelli (Capogruppo Lega Salvini nel Consiglio comunale della cittadina termale), con la seguente dichiarazione congiunta:
"Per noi il problema della RSA 'Gino Incontri' di Gambassi Terme, struttura cancellata dall'epidemia da coronavirus(4 morti su 35 ospiti contagiati dal Covid-19 su 35, 13 operatori infettati su 26 e 5 suore su 6) e nella fattispecie, dell'epidemia nel territorio comunale gambassino, dove è stato infettato l' 1,4% circa della popolazione residente è un punto d'impegno e non deve finire nel dimenticatoio. I 4 morti tra gli ospiti della RSA pesano come altrettanti macigni e dopo l'inchiesta dell Asl Toscana Centro è in corso quella della magistratura, oltre agli annunciati esposti dei parenti delle vittime. La comunità gambassina e gli stessi parenti chiedono giustizia perché i loro cari deceduti non vengano dimenticati ma tutelati e qualora venissero identificati dei responsabili, questi dovranno pagare. Vogliamo anche riflettere sul fatto che secondo noi, certe residenze sanitarie assistite, più che strutture sanitarie hanno la parvenza di pensionati per anziani. Nell'ambito di tutto ciò, senza voler strumentalizzare niente ma cercando di fare il nostro dovere di rappresentanti della cittadinanza e sempre nel massimo rispetto istituzionale, facciamo presente che non ci sono piaciuti certi atteggiamenti dell'Amministrazione comunale ed in particolare del Sindaco, quando a marzo su Facebook affermava che 'La storia della disinfezione delle strade e dei luoghi è una boiata'. Il Covid-19 è veicolato dalle persone. Siamo seri e successivamente, quando dichiarava di evitare di frequentare il centro di Gambassi. Poi se non ricordiamo male, lo stesso Sindaco ha fatto l'elogio del personale andato a lavorare con i sintomi della malattia, messaggio secondo noi sbagliato e pericoloso. Sono quattro settimane che chiediamo chiarezza e giustizia per questo dramma che non faremo finire nel dimenticatoio."-
Fonte: Ufficio stampa