Latte Mukki, Newlat pretende riduzione di 5 centesimi del prezzo di conferimento
"Federconsumatori Toscana esprime una forte preoccupazione per quanto sta avvenendo in merito alla recente acquisizione da parte del gruppo Newlat delle quote di maggioranza della Centrale del latte d’Italia nata nel 2015 con l’aggregazione tra la Centrale del Latte di Torino e la centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno.
Purtroppo, malgrado alcune dichiarazioni e impegni dei nuovi soci tendenti a riconfermare la validità e l’impegno a mantenere alcuni marchi locali come quelli toscani della Mukki con le linee Alta qualità Mugello e Toscana, biologico (Podere Centrale), la prima mossa che viene fatta, contravvenendo agli accordi di filiera già stipulati e validi fino a tutto il 2020, pretendono una riduzione del prezzo di conferimento di 5 centesimi al litro.
Denunciamo questo non solo per solidarietà con i nostri produttori locali per altro già in forte difficoltà, ma anche come Associazione di tutela dei Consumatori. I cittadini toscani hanno sempre ben visto e sostenuto con le loro scelte di acquisto una significativa valorizzazione della produzione locale. Non a caso essa ha potuto svilupparsi nella nostra Regione grazie all’impegno e alla lungimiranza dei tanti produttori che hanno saputo rinnovare e qualificare il loro prodotto e delle Istituzioni pubbliche con importanti sostegni economici e con una lungimirante politica di filiera. Questo patrimonio non può essere disperso per logiche puramente industriali e avulse da un radicamento territoriale che ne hanno fatto il loro successo e conquistato la fiducia dei consumatori.
Chiediamo pertanto alla Regione Toscana , alla Camera di Commercio e alle altre istituzioni locali di non disperdere il grande impegno anche finanziario e le politiche fin qui seguite per la salvaguardia e lo sviluppo di una filiera produttiva essenziale per la nostra agricoltura, per la valorizzazione produttiva e ambientale in particolare di nostri territori montani e per il benessere stesso dei consumatori.
Anche a questo fine proponiamo, anche a fronte di questi rischi, che si definiscano o si rafforzino dei disciplinari di garanzia e trasparenza che valorizzino questi prodotti di qualità e soprattutto che impediscano di spacciare per toscano quello che toscano non è”.
Lo dichiara Massimo Falorni, Presidente Federconsumatori Toscana.
Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio Stampa