Coronavirus, a Carrara muore una 47enne. Il sindaco sulla Fase 2: "Troppi comportamenti a rischio"
Riceviamo e pubblichiamo l'appello alla responsabilità del sindaco di Carrara De Pasquale per la Fase 2. Il sindaco ha anche dato notizia di una donna di 47 anni morta per Covid-19.
Care concittadine e cari concittadini
Oggi purtroppo vi devo dare notizia del decesso di una donna di soli 47 anni: si tratta della vittima più giovane fatta dal Covid-19 nella nostra città. Sappiamo che questo virus è particolarmente pericoloso per i soggetti anziani e immunodepressi ma questa notizia, ci deve ricordare che il Coronavirus non guarda in faccia nessuno e che non siamo ancora fuori dall’emergenza.
Lo dico oggi in una giornata in cui, dal territorio, mi arrivano tante anzi troppe segnalazioni su comportamenti imprudenti da parte di diversi cittadini. L’ho visto io con i miei occhi, me lo hanno confermato le forze dell’ordine.
Sono stato informato del fatto che oggi il litorale era pieno di persone a prendere il sole. Mi è stato riferito di ragazzi in giro a divertirsi in comitiva. Mi hanno raccontato di gruppi amici a passeggio tutti insieme. Allora voglio essere chiaro. Si tratta di comportamenti sbagliati, pericolosi e illegali. Forse qualcuno ha male interpretato le disposizioni di governo e regione, forse è passato un messaggio sbagliato. Per questo voglio dirvi esplicitamente che da domani, chi verrà trovato in spiaggia a prendere il sole sarà sanzionato. Chi verrà fermato a passeggiare con amici verrà sanzionato. Chi non rispetterà le distanze di sicurezza verrà sanzionato.
So quanto sono stati faticosi questi mesi di isolamento e di restrizioni. Capisco quanto siano allettanti queste giornate di sole. Però vi dico che non è ancora il momento. Non ce lo possiamo ancora permettere. Questi comportamenti sbagliati, oggi, rischiano di vanificare tutti gli sforzi fatti finora e soprattutto di compromettere la possibilità, tra due settimane, di un ulteriore allentamento delle restrizioni.
Da domani, come sapete, scatterà la fase due: molte persone torneranno a lavorare e ci sarà qualche libertà in più, come anticipato dall’ordinanza regionale del 1 maggio. Se non saremo prudenti rischiamo però di compromettere il percorso delineato dal governo, con ricadute drammatiche sulla nostra economia. I comportamenti sbagliati di chi va in spiaggia a prendere il sole o se ne va spasso con gli amici rischiano di innescare un nuovo aumento dei contagi. Una nuova impennata dei casi positive comporterebbe un nuovo lock down: le attività che riprenderanno domani tornerebbero a chiudere e quelle che avrebbero dovuto aprire a metà maggio o i primi di giugno resterebbero ancora ferme, chissà fino a quando.
Ciascuno di noi dunque è tenuto a comportarsi con la massima prudenza. E i genitori DEVONO far capire ai figli, soprattutto quelli adolescenti, che non possono e non devono ancora frequentare gli amici. Dobbiamo fare ancora qualche sacrificio, per tutelare la nostra salute e quella dei nostri cari. Ma anche e soprattutto per senso di responsabilità verso tutte le attività che vogliono e devono ripartire, per le famiglie che a causa del fermo stanno faticando a fare la spesa, per i lavoratori in cassa integrazione e per quelli che non hanno nemmeno gli ammortizzatori sociali. E per i tanti lavoratori della sanità che hanno pagato caro, anche con la loro vita, il prezzo di questa epidemia.
Una giornata in spiaggia, una passeggiata di troppo rischiano di avere effetti devastanti sulla nostra comunità sia dal punto di vista sanitario che economico. Per questo, a tutela dell’interesse generale, siamo pronti a comminare sanzioni, a emanare ordinanze restrittive, a chiudere le spiagge e tutto quello che c’è da chiudere. Sono però convinto che senza la collaborazione di tutti voi, nessuna linea per quanto severa possa essere efficace. Per questo richiamo tutti al senso di responsabilità e di comunità.
Non vanifichiamo tutto adesso.
Fonte: Ufficio Stampa