Aeroporto di Firenze, IV: "Covid-19 sia l’occasione per affermare un modello di sviluppo"
"La riapertura dell’aeroporto di Peretola prevista per il 4 maggio avviene in un momento particolarmente difficile per il tessuto economico di tutta la regione, ma richiama all’attenzione le immutate esigenze di sviluppo che si protraggono da anni. Mai come in questi mesi emerge l’esigenza di un potenziamento del sistema infrastrutturale di tutta la Toscana, come volano per la ripartenza".
Inizia così la nota congiunta di Italia Viva Toscana, firmata dagli onorevoli Bonifazi e Toccafondi, dall'europarlamentare Danti, l'assessore Saccardi e i consiglieri regionali Baldi, Meucci e Scaramelli.
"In questo quadro lo scalo di Peretola non può non avere un ruolo centrale - spiegano - oggi più di ieri è essenziale ribadire la volontà politica di sviluppare il progetto della nuova pista, puntando ad una semplificazione delle procedure burocratiche, per risolvere vecchi problemi (il disagio delle migliaia di sorvolati dei quartieri di Brozzi, Quaracchi e Peretola) e per rilanciare l’economia di tutta l’area metropolitana. I richiami a sedicenti parchi della Piana e a decrescite felici mai come adesso appaiono utopici e fuori da una realtà in cui migliaia di imprese e lavoratori chiedono strumenti per ripartire e tornare a far grande il nostro territorio. La pandemia, in questo senso, diventi l’occasione per affermare un modello di sviluppo infrastrutturale rapido e sburocratizzato, che sia in grado di dare risposte ai cittadini e al tessuto economico che tiene in piedi la realtà metropolitana. Italia Viva, come già emerso dalla manifestazione organizzata e poi rinviata causa Covid-19 a fine febbraio ai giardini di Quaracchi, si batterà ad ogni livello istituzionale per promuovere lo sviluppo della nuova pista parallela, alla stregua del cd. modello Genova.
Solo andando oltre alla farraginosa macchina burocratica possiamo - concludono - rispondere “presente” alla sfida che questa pandemia ha reso ancor pi complicata, ma alla quale la Politica non può e non deve sottrarsi. Farlo significherebbe condannare il futuro non solo di un quartiere o di una città, ma di tutta la regione".
Fonte: Italia Viva - ufficio stampa