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Raccolta fondi 'porta a porta' per il San Giuseppe: donazione speciale all'ospedale

La generosità non ha confini e Empoli lo ha dimostrato ancora una volta. Una ginecologa del San Giuseppe ha avviato una raccolta fondi e ha fatto una donazione speciale all'ospedale empolese.

Partita dai social, la raccolta è diventata un porta a porta. C'è chi ha donato per conto della sua famiglia, chi si è organizzato con gli amici del bar e non solo, è una bellissima storia che racchiude bellissime storie: una, per esempio, riguarda una 14enne empolese che ha preso i soldi del regalo di compleanno messi dai compagni di classe e li ha donati alla causa.

Come detto, l'idea della dottoressa empolese è nata su Instagram. Partita da un post il 1 aprile e rilanciata su Facebook dal marito della ginecologa, ha subito 'bucato lo schermo'. In nemmeno un mese si è arrivati a 4.600 euro, che sono serviti a acquistare due elettrocardiografi per il pronto soccorso e 5mila paia di guanti per tutto l'ospedale.

"Non pensavamo di arrivare a questa cifra", commenta la dottoressa, "poi però è cresciuto il numero di persone che ha deciso si sposare la causa. Moltissime persone hanno scelto di donare con un metodo diciamo tradizionale. O mi recapitavano le buste coi contanti nella posta o passavo io a ritirare i soldi quasi porta a porta andando o tornando da lavoro. Pur essendo normali cittadini abbiamo raggiunto un ottimo risultato. I macchinari sono stati ordinati e sono già operativi all'ospedale di Empoli".

Il San Giuseppe ha ricevuto aiuti importantissimi da molte raccolte fondi organizzate da diverse associazioni, ma questa è nata proprio spontaneamente. Partorita su Instagram, è diventata una raccolta vecchio stampo che ha coinvolto tutti, anche con gesti commoventi come quello succitato della 14enne.

In un primo post su Instagram la ginecologa aveva scritto: "Ho contattato gli uffici della azienda per cui lavoro per sapere come fare, come muovermi come cittadino che vuole fare qualcosa per chi è più sfortunato di me e ha bisogno in questo momento di esser curato, assistito nel migliore dei modi e per aiutare i miei colleghi in questa battaglia e per questo mi voglio impegnare in una raccolta di soldi che poi verranno utilizzati per comprare questi dispositivi di protezione. Chi mi vuole dare una mano mi contatti. Uniti insieme ce la faremo".

Questo invece il post conclusivo di ringraziamento: "Sono momenti difficili, per cui ringrazio di cuore anche quelle famiglie che hanno partecipato pur trovandosi in difficoltà, i bambini che con pochi spiccioli si sono tolti qualcosa dal proprio maialetto e anche chi con uno sguardo mi ha fatto capire che avrebbe voluto ma non poteva. Grazie Chiara, Ilaria, Clara, Lucrezia, Beatrice, Khauther, Laura, Marco, Ambra, Simone e mamma Silvia, Piero e Anna, Daniela e Francesco, Serena e i tanti amici di Limite, Grazia e gli amici dalla Sicilia, gli amici empolesi di Grazia, Valentina con Augusto  Franco e Francesca, Valentina e i suoi bambini, Marta e Elena, Paola e Andrea, Monica e Renzo, Manuela e Nicola, Stefano e i suoi Guido e Lapo, Claudia e Siliano, Adolfo e Letizia, Maurizio e gli amici del bar Lory, Mattia e Aurora, Roberta con il fratello, Francesca, Ilaria e Stefano, Chiara e Simone, Corrado, Valeria e Francesco e i tanti amici del circolo tennis di Villanova, Silvia e altre infermiere della cardiologia, Cristina con la sua famiglia, Simone Francesco e tutta la banda, Cristina e Ronny, Layla, Sara Andrea Guido e i nonni, i tanti Amici della coop di via Susini, Francesco e famiglia, le mie Ostetriche, Floriana, Francesca e Stefano, Monia e Gabriele, Daniela, Cinzia, Beppe e la grande Dorotea che ha festeggiato con noi i suoi 14 anni".

Gianmarco Lotti

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