Commercianti consegnano chiavi al Comune di Empoli, gli amministratori raccolgono il grido di allarme
È un grido di allarme e di aiuto quello che arriva da un gruppo di commercianti e ristoratori empolesi che, partendo da un gruppo su facebook, hanno aderito alla campagna del MIO Movimento Imprese Ospitalità e dei Ristoratori Toscani.
Sono stati circa una cinquantina gli operatori del settore Bar e Ristoranti di Empoli che ieri sera, 28 aprile, come hanno fatti tanti altri in Toscana e nelle altre regioni, hanno aderito alla protesta simbolica "Risorgiamo Italia" lanciata da Ristoratori Toscani e Movimento Imprese per chiedere con più forza al Governo attenzione e sostegno durante il lockdown del Coronavirus.
Ieri alle 21, ristoratori, pizzaioli, pasticceri e baristi hanno rialzato i bandoni e acceso le insegne dei locali per qualche minuto, in solitudine, restando all’esterno delle attività tra le strade deserte.
L’iniziativa è proseguita questa mattina, mercoledì 29 aprile in Comune con la consegna simbolica delle chiavi delle attività aderenti al visindaco Fabio Barsottini e all’assessore alle attività produttive Antonio Ponzo Pellegrini da parte di una delegazione del gruppo Ristoratori e Commercianti Empolesi composta da Antonio Sabatino (Bar Leontina) e Giuseppe Andretta (ristorante La maison).
«Ringraziamo il Comune di Empoli per avere accettato di ascoltarci – hanno detto – chiediamo agli amministratori locali di Empoli, che in questi anni hanno dimostrato grande sensibilità riuscendo a rilanciare il centro storico, di aiutarci a portare la nostra voce alla Regione e al Governo. Noi vogliamo riaprire ma ci devono mettere nelle condizioni di poter sopravvivere e lavorare. Non vogliamo andare contro le ordinanze, ma vogliamo chiarezza e la possibilità di lavorare».
L’appello è stato accolto dall’amministrazione comunale di Empoli, com’era avvenuto ieri sera a Certaldo, al sindaco Giacomo Cucini: «Già avevamo deciso di sospendere la Cosap nel periodo di chiusura per l’emergenza sanitaria. Cercheremo di cancellarla per tutto il 2020. Pensiamo anche a un piano di concessione di ulteriore suolo pubblico gratuito, per tavolini e sedie. Siamo disponibili a valutare altre forme di riduzione delle imposte comunali per dare ossigeno ai commercianti e alle numerose attività commerciali che stanno subendo pesantemente queste chiusure obbligate. Siamo d’accordo per un’apertura di quei negozi che possono garantire tutte le misure di sicurezza anticontagio – ha detto il vicesindaco Barsottini insieme all’assessore Ponzo Pellegrini –. Ci faremo portavoce presso le istituzioni più alte, a partire dalla Regione Toscana, per cercare di sensibilizzarle su questo tema. Dare ossigeno al commercio e alle piccole e media imprese empolese è sempre stato uno degli obiettivi di questa amministrazione. Oltre a valutare una riduzione delle imposte stiamo per aprire un Conto Corrente con l’obiettivo di raccogliere fondi da riversare alle attività del commercio in maggior difficoltà».
«Dal 2014 in poi il nostro impegno costante come amministrazione comunale è stato dedicato a rivitalizzare il giro d'Empoli e il suo centro commerciale naturale – ha detto il sindaco Brenda Barnini –. Quando a inizio marzo abbiamo chiesto ai nostri commercianti di chiudere per tutelare la salute pubblica sapevamo di chiedere un enorme sacrificio. Ci siamo e vogliamo aiutarli. Poi continueremo a lavorare per far arrivare fondi dal Governo e penseremo ad ulteriori riduzioni su tasse e tributi locali. È fondamentale trovare un accordo nazionale per calmierare gli affitti di negozi e fondi. Siamo riusciti insieme in questi anni amministrazione e commercianti a far rivivere Empoli e insieme sapremo superare anche questo drammatico momento».
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa