Fase-2, ristoratori della Toscana connessi con la Task Force Colao
Si è svolto l’incontro in conference call con la Prof. Filomena Maggino accompagnata dal Prof. Andrea Battistoni della “Task Force Colao”, e i Ristoratori Toscana per la fase 2 per la ripresa economica e sociale.
Pasquale Naccari e Raffaele Madeo in rappresentanza dei “I Ristoratori Toscani” ringraziano l’Avv. Lorenzo Masi e l’Avv. Nicola Cecchi che hanno reso possibile questo incontro partecipando e moderando la discussione.
“Nei giorni scorsi Pasquale Naccari – spiega il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi – dopo aver raccolto le crescenti preoccupazioni dei Ristoratori Toscani, gruppo apartitico, duramente colpiti dalle restrizioni conseguenti al Covid-19, si è fatto promotore di una lettera indirizzata al Presidente della Regione Toscana Rossi e al Sindaco di Firenze Nardella, nella quale lanciava un grido di allarme per le grandi difficoltà che stanno colpendo duramente il settore della ristorazione.
In attesa dell’attivazione delle rappresentanze istituzionali e delle varie associazioni di categoria che si sono immediatamente con grande entusiasmo aggregate all’iniziativa, grazie ai due professionisti di cui sopra abbiamo organizzato un incontro con la prof. Maggino ed inviatole in documento di sintesi dei problemi con indicazione delle soluzioni proposte, in spirito costruttivo e collaborativo.
Naccari e Cecchi sottolineano che “nella Prof. Maggino abbiamo trovato una persona preparata ed attenta, con la quale si è aperto un dialogo non formale, decisamente concreto e propositivo e con la quale la prossima settimana ci incontreremo nuovamente”.
La prof. Maggino e il prof. Battistoni hanno confermato che stanno “compiendo un processo culturale dentro una macchina che è ottocentesca” ed il loro approccio “è decisamente di condivisione e di collaborazione anche con le migliori energie positive che nascono dalla società spontaneamente”.
In particolare la prof. Maggino – aggiunge il consigliere del Movimento 5 Stelle Lorenzo Masi – ha tenuto a sottolineare che “oggi si è aperto un dialogo costruttivo nei modi e nelle forme giuste, sicura che potrà andare molto avanti perché lo spirito ed i contenuti sono quelli appropriati”.
Madeo e Masi concludono che si tratta di “un'iniziativa ed un modus operandi che ci auguriamo potrà essere aperta ad altri colleghi delle altre regioni italiane, che vivono le stesse preoccupazioni per le proprie attività, per i propri dipendenti e per le proprie famiglie”. (s.spa.)
Si copia il documento condiviso con la Prof. Maggino:
PRINCIPIO INDEROGABILE: INTERESSE COMUNE PER GARANTIRE SICUREZZA NEI LOCALI PER DIPENDENTI E CLIENTI
Misure di distanziamento sociale necessarie e tollerabili
Il senso di sicurezza all’interno di un locale, di un pubblico esercizio è considerato essenziale dai ristoratori affinché i clienti si sentano protetti e tutelati, specie dopo un lungo periodo di insicurezza personale causa Covid-19
Pertanto queste sono le proposte:
a) Un metro e 80 cm. di distanza tra ciascun cliente (ordinanza Regione Toscana).
b) Deroga per i componenti del nucleo familiare stretto e conosciuto dal ristoratore, composto al massimo da due genitori figli, nonni ed eventuali conviventi (coppie di fatto etc.).
c) Predisposizione di un podio esterno al ristorante dove un addetto regolerà gli accessi secondo prenotazioni o disponibilità del locale, per evitare assembramenti non dovuti all’interno.
d) Fino all’uscita dal locale del tavolo occupato non sarà possibile far entra il nuovo cliente.
e) Pagamento del conto rigorosamente al tavolo.
f) Controllo dell’accesso ai servizi igienici del ristorante pere evitare code.
g) Autocertificazione di aver ottemperato alle procedure di sanificazione previste dalla normativa.
Locazioni commerciali
a) Sospensione dei procedimenti in corso per sfratto per morosità fino al 30 ottobre 2020. Possibilità di negoziare un accordo con locatore per il periodo di mancato o ridotto pagamento del canone di locazione dal 1 marzo a non oltre il 30 ottobre 2020. L’accordo fra privati deve essere validato da un professionista (commercialista o avvocato) iscritto all’albo professionale.
b) Applicazione del canone di locazione tenendo conto dei parametri indicati dalla banca dati messa a disposizione dall’Agenzia dell’entrate che riguardano le quotazioni immobiliari semestrali, per ogni delimitata zona territoriale omogenea (zona OMI) di ciascun Comune, un intervallo minimo/massimo, per unità di superficie in euro al mq, dei valori di mercato e locazione, per tipologia immobiliare e stato di conservazione. Il parametro da prendere in considerazione potrebbe essere il massimo che moltiplicato per la superficie dell’immobile darebbe il canone di locazione applicabile dove lo stato potrebbe contribuire per 50 % fino alla ripresa economica
c) In ogni caso, agevolazione da parte dello Stato di un accordo tra le parti per pagamento del 50% del canone di locazione pagato fino al 29 febbraio 2019, per un periodo di 18 mesi dalla riapertura del locale, con misure di carattere fiscale di seguito indicate come:
i. sospensione delle eventuali rate di mutuo gravanti sull’immobile per il periodo di efficacia dell’accordo di cui sopra;
ii. credito di imposta del 60% per i canoni non percepiti per accordo tra le parti di cui sopra;
iii. estensione della cedolare secca al 10% per i locatori di immobili in zone fortemente colpite dalle conseguenze Covid-19 che hanno sottoscritto accordo con conduttore di cui ai punti a) e b).
Tassa suolo pubblico
Abolizione del pagamento della tassa di suolo pubblico per i locali che metteranno tavolini all’aperto nel rispetto delle norme di cui sopra, fino al 31 dicembre 2020. Tolleranza dei Comuni nel concedere spazi il più possibile ampi nel rispetto delle normative di ordine pubblico ed eventualmente del codice della strada. Lo Stato dovrebbe risarcire i comuni in qualche modo dei mancati introiti.
Azzeramento imposte locali e bollette relative a servizi usufruiti a causa emergenza Covid-19
In questo caso si propone di parametrare il costo delle bollette di acqua, luce, gas al consumo effettivamente realizzato, azzerando il resto delle voci che concorrono a formare il costo della bolletta come ad esempio il trasporto di elettricità nel caso della luce. Se non si consuma acqua o gas, non si dovrebbe pagare nulla. Lo stesso dicasi per TARI e COSAP, considerando che i locali sono chiusi per disposizione amministrativa.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa