Far ripartire la scuola, Cgil Firenze spinge già da ora per un disegno complessivo
Sono quasi due mesi che studentesse e studenti di ogni ordine e grado stanno vivendo un inedito e difficile “distanziamento educativo” dalla scuola, in parte attenuato dallo straordinario impegno dei loro insegnanti, immersi nella sfida della didattica a distanza. Solo con il tempo si potrà valutare il danno in termini educativi provocato da questa drammatica fase storica, soprattutto sulle bambine e i bambini più piccoli e sulle fasce più deboli della popolazione, ma di sicuro fin d’ora possiamo affermare che sarà maturato un significativo debito nei confronti dei futuri cittadini. Appare sempre più evidente infatti che i nostri ragazzi hanno bisogno di tornare a vivere la dimensione concreta della classe, con socializzazione, apprendimento fra pari, relazione con la comunità scolastica. Lo testimoniano i docenti e i ragazzi stessi, nonché le loro famiglie, preoccupate, tra l’altro, di come poter garantire adeguata assistenza ai propri figli quando le attività lavorative riprenderanno su larga scala.
Assodato che questo anno scolastico terminerà come lo stiamo vivendo ora, è altrettanto certo che non ci possiamo permettere di arrivare a settembre senza un piano di rientro in classe. Tale scenario è evocato da più parti, ma tanto esso è necessario quanto poco invece ne vediamo delineate le caratteristiche: si fa un gran parlare – talvolta anche con eccessiva semplificazione – di classi suddivise in più turni e/o didattica in presenza alternata a didattica a distanza, ma ancora nessuna parola dal Ministero dell’Istruzione e dagli altri organismi competenti sulla necessità di delineare un disegno complessivo, che investa trasporti, edilizia scolastica, mense e ambienti comuni, protocolli di comportamento, infrastrutture, aumento del personale, procedure per la sanificazione.
Stando così le cose non possiamo però attendere “dall’alto” quello che possiamo e dobbiamo programmare a livello di territorio, affinché non si perda tempo prezioso e si arrivi a settembre senza un’idea compiuta delle cose da fare: dobbiamo riaprire “La Scuola”, non in quanto spazio fisico, bensì luogo di crescita culturale, sociale e civile. È il momento di chiamare a raccolta, a partire dall’area metropolitana di Firenze, enti locali, organizzazioni sindacali, associazionismo, tecnici ed esperti, per iniziare a delineare in modo coordinato e partecipato una road map, che ci porti, per gradi, al più importante degli appuntamenti per bambini e adolescenti del nostro territorio. La Cgil e la Flc Cgil hanno le idee, la competenza e il radicamento territoriale per offrire un contributo a questo percorso. Noi ci siamo, da subito, per fare la nostra parte, pronti come sempre al confronto e alla progettazione.
Lo dobbiamo ai nostri ragazzi e alla tradizione democratica del territorio fiorentino, che ha sempre assegnato alla scuola un ruolo centrale nel superamento delle disuguaglianze e nella formazione di una cittadinanza consapevole.
Paola Galgani, Segretaria Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze, e Paola Pisano, Segretaria Generale Flc Cgil Firenze