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Caso positivo alla Chiarugi, veniva dalla Rsa di Gambassi. Chiesta chiarezza alla Asl: "Adottate adeguate procedure"

Tre ospiti della RSA di Gambassi negativi al Covid-19, quindi trasferiti in altre strutture, ma poi risultati positivi ad un successivo tampone. Dopo i due casi nella RSA Le Vele di Fucecchio, oggi la notizia che un terzo ospite, trasferito alla RSA Chiarugi di Empoli l'11 aprile scorso, è risultato anch'esso positivo il 21 aprile.

L'ammissione della persona sarebbe stata ritenuta priva di rischi dall'Asl, tanto che non è stato ritenuto necessario predisporre misure di isolamento: l'ospite non è stato quindi trasferito nel 'piano Covid' della struttura, il quarto, quello in cui sono stati isolati i pazienti positivi con tutte le misure del caso, ma con gli ospiti di cui si era già accertato la negatività. Adesso, però, tutti i 120 anziani della Chiarugi e gli operatori dovranno sottoporsi nuovamente ad un test: si dovrà attendere i risultati per capire la gravità della situazione. La notizia del caso positivo è stata confermata dalla struttura e dall'Asl Toscana Centro.

L'RSA empolese, che ad oggi contava 11 casi positivi al Covid-19 e due decessi, si era immediatamente adoperata per limitare la massimo al diffusione del virus, prendendo tutte le misure necessarie: i tamponi erano stati fatti a personale e ospiti, si era creato un 'piano Covid' per isolare i positivi e erano state prese con scrupolo le dovute misure igienico-sanitarie. Gli ultimi tamponi erano tutti negativi. Il rischio, però, è venuto dal di fuori, da una struttura che aveva avuto decessi ed evidenti criticità, che aveva 32 ospiti contagiati su 35, per poi scoprire che anche i tre non infetti sono poi risultati positivi ad un tampone successivo.

Sui motivi di questi 'finti negativi' al momento non c'è ancora una spiegazione ufficiale. A disporre il trasferimento è stata ovviamente l'Asl la quale, contattata da gonews.it per fare chiarezza sull'argomento, ha spiegato che "quando gli ospiti sono stati trasferiti avevano un tampone negativo e sono stati trasferiti per garantire loro la migliore sicurezza". gonews.it ha visionato il documento di un secondo tampone sull'anziana portata a Empoli, effettuato precedentemente al trasferimento, che risulterebbe positivo. L'ospite, provenendo da una struttura a rischio, doveva essere sottoposta a due tamponi nel giro di 24 ore, come prevedono le direttive. Il primo, fatto il 10 aprile, è risultato negativo, ma il secondo, fatto l'11 aprile, è risultato positivo. Perché allora non è stata trasferita in un reparto Covid? L'Asl, al riguardo, ha così commentato: "La situazione è stata gestita e monitorata adottando adeguate procedure come da disposizioni".

Sull'argomento è intervenuta anche la FP Cgil Firenze informata della situazione: "Confermiamo il caso positivo Covid-19 alla Chiarugi e che il caso riguarda uno degli sopiti di Gambassi. Sull'accaduto abbiamo chiesto urgenti chiarimenti e stiamo vigilando sul risultato dei tamponi. Da tempo abbiamo detto che questo modello è stato superato. Chi esce da strutture sanitarie non può trovare spazio nella Rsa, servono strutture ad hoc per persone in attesa di risultato. Vogliamo capire come è successa una cosa del genere a tutela dei lavoratori, degli ospiti e delle famiglie".

Giovanni Mennillo

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