Messaggio shock a infermiera Covid: "Grazie per il virus che ci porti ogni giorno"
È successo di nuovo. Non più tardi di un mese fa, era il 24 marzo, a essere vittima di un messaggio anonimo era stata una dottoressa del reparto covid dell'ospedale Cisanello di Pisa (qui la notizia).
Stavolta tocca a un'infermiera che lavora nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale San Luca di Lucca. L'infermiera, Damiana Barsotti, 48 anni, ha trovato un foglio A4 anonimo nella sua cassetta della posta.
"Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini, grazie". La notizia è apparsa sul Tirreno. "Ci sono rimasta male-commenta l'infermiera-. Mi sono sentita ferita e denigrata. Sanno che faccio l'infermiera e mai avrei pensato che mi prendessero di mira per il mio lavoro".
La Direzione Aziendale e il Dipartimento Infermieristico e Ostetrico, sono vicini all’infermiera che si è vista trattata come un’untrice e non come un’operatrice sanitaria che giornalmente si reca al lavoro per combattere, per tutti noi, la difficile battaglia contro il virus.
“Tali comportamenti – si legge nella nota della ASL - non solo sono discriminatori ma dimostrano come il cammino verso la civiltà sia ancora lungo, nonostante il momento difficile che l’intero pianeta sta vivendo. Piena solidarietà, quindi, verso tutti gli operatori sanitari e verso tutti coloro che, a diverso titolo, si occupano di far funzionare al meglio la complessa macchina sanitaria, sacrificando affetti e, spesso, la propria salute”.
Coronavirus, solidarietà di Rossi a Damiana Barsotti: “Gli operatori sanitari punto di riferimento”
“Gli operatori sanitari rappresentano un punto di riferimento per il sistema sanitario e per la società, soprattutto in una difficile emergenza come quella che stiamo vivendo in questi mesi. Non posso che condannare ciò che è successo a un’operatrice della sanità impegnata nella battaglia contro ii virus”. Così il presidente Enrico Rossi esprime la sua solidarietà nei confronti di Damiana Barsotti, per la vicenda segnalata in una nota della sua stessa Asl. “Ferisce quanto è successo, è una ferita per tutti i suoi colleghi e per tutti noi - prosegue Rossi - tutti noi dobbiamo stringerci intorno a chi sta combattendo per la nostra salute, con la sua professionalità e la sua dedizione, prendendosi cura di chi ha bisogno, difendendo la risorsa ospedale e contrastando la malattia.
“La paura del contagio in una situazione così particolare - conclude Rossi - non deve prestare il fianco alla crescita dell’egoismo sociale. Ma oggi voglio dire soprattutto che siamo tutti con Damiana. Così come con tutti gli operatori della sanità che in queste settimane sono state oggetto di discriminazione. La Toscana è con le donne e gli uomini che che combattono contro il coronavirus".