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Aned aderisce all'iniziativa Anpi: "Bella Ciao dalla finestra per ricordare chi ci ha liberato dal nazifascismo"

Alberto Michelucci

Alberto Michelucci

La sezione Empolese Valdelsa dell’associazione nazionale ex deportati aderisce all’iniziativa dell’Anpi in vista del 25 aprile.

“Quest’anno vivremo un 25 aprile particolare – spiega il presidente Alberto Michelucci - dovremo stare nelle nostre case senza poter partecipare ad iniziative, eventi, celebrazioni ma sfruttando i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione, come video e social network. Per questo, come sezione Empolese-Valdelsa dell’Associazione nazionale ex deportati, abbiamo aderito con piacere all’iniziativa dell’Anpi che invita a cantare ‘Bella ciao’ nelle nostre case alle ore 15 del 25 aprile perché pensiamo che sia un modo per sottolineare l’importanza di questa giornata rispettando quelle che sono le regole a cui dobbiamo attenerci”.

“E – prosegue - oggi più che mai, è importante farlo non solo per ribadire una volta di più il valore del 25 aprile ma anche per cose che sono accadute nei giorni scorsi. Il vicepresidente del Senato, Ignazio La Russa, ha proposto di sostituire questa data con una grande festa nazionale di ricordo delle vittime di tutte le guerre ed anche del coronavirus, mescolando quindi i morti in guerra con quelli delle pandemie, ma soprattutto svuotando di significato la giornata del 25 aprile che nasce come momento di ricordo della fine della lotta per la liberazione del paese. Questo è da sempre il significato e questo dovrà continuare ad essere perché ricorda l’impegno di tutti gli antifascisti italiani di qualunque pensiero o idea: comunisti, cattolici, socialisti, liberali anche monarchici, persone che dettero il loro contributo e la loro vita per chiudere la stagione fascista.

Per questo il 25 aprile è più che mai attuale perché quei valori sono intatti e perché c’è chi utilizza momenti come questi per mettere le mani sulla storia. Noi la storia dobbiamo proteggerla e far vedere quanto quei valori siano ancora oggi fondamentali per la vita democratica del paese. Ricordiamo che, su un muro del museo della deportazione di Carpi, è riportata una frase di Bertold Brecht quantomai attuale che recita: un mostro voleva conquistare il mondo ma è stato vinto, però il ventre che lo ha partorito è ancora fecondo.

Per questo difendiamo la memoria, il nostro percorso inizia il 27 gennaio, incontra l’8 marzo, passa attraverso il 25 aprile ed il 1 maggio per poi andare al 5 maggio, giorno della liberazione di Mauthausen ed al 24 luglio, anniversario della strage che avvenne a Empoli. Momenti che abbiamo vissuto quest’anno in privato, cosa che faremo anche sabato col 25 aprile, per ricordare il sacrificio e la morte di persone che ci hanno liberato dal nazi-fascismo. E, come sempre, seppur dalle nostre case, lo faremo cantando ‘Bella ciao’”.

Fonte: Aned Empolese Valdelsa

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