Case toscane piccole e inadatte alla quarantena, lo studio di Abitare
L’emergenza sanitaria ha costretto una buona parte delle famiglie a passare molto tempo tra le mura domestiche, modificando radicalmente le proprie abitudini sociali e il modo di vivere la casa. Ma le abitazioni dei toscani sono adeguate a fronteggiare questa situazione? Secondo l’analisi di Abitare Co., società attiva nell’ambito dell’intermediazione immobiliare, le famiglie toscane hanno a disposizione una superficie media di 119,9 mq[1] (la media nazionale è di 117 mq). Tra le 12 grandi città italiane sono i milanesi ad avere la minore superficie media (88 mq), seguiti dai torinesi (91 mq), dai bolognesi (96 mq) e dai genovesi (99 mq), mentre a Firenze è di 109 mq.
Al di là delle medie statistiche, il dato sulla superficie vale per tutti? Su questo la fotografia di Abitare Co. mostra aspetti meno rosei. Secondo l’ultimo censimento Istat [2], oltre un terzo (35,3%) delle abitazioni toscane occupate da persone residenti è al di sotto degli 80 mq e il 13% non raggiunge i 60 mq. Tra le province, la percentuale di case inferiori a 80 mq è più alta a Livorno (45,7%), Grosseto (41,7%) e Firenze (38,3%).
E i nuclei numerosi? Oltre un quinto delle abitazioni (21,8%) occupate da più di 4 persone è inferiore a 80 mq, ma con un’incidenza che arriva a ben il 31,7% nella provincia di Livorno.
Abitazioni, quindi, sovraffollate: nel 2018, sempre secondo i dati dell’Istat [3], ben il 24% dei toscani, pari a quasi 896.900 cittadini, viveva in questa condizione. Un dato comunque migliore rispetto alle regioni come le Marche (41,2%), l’Umbria (37,7%) e l’Abruzzo (37,4%).
Ma oltre al sovraffollamento si aggiunge anche la carenza dei servizi primari e strutturali. Anche se rispetto al 2013 c’è stato un significativo miglioramento, nel 2018 quasi 362.500 cittadini toscani (9,7% della popolazione) vivevano in abitazioni con problemi strutturali o di umidità.
Inoltre, ritornando al censimento del 2011, nelle abitazioni toscane occupate da persone residenti, oltre 22.500 case erano senza acqua potabile e 11.600 senza acqua calda, più di 37.500 non avevano un impianto di riscaldamento, in quasi 2.000 si registrava l’assenza di un gabinetto e in oltre 5.600 nessun impianto doccia e/o vasche da bagno.
Ultimo aspetto che in questo periodo ha un ruolo importante per le famiglie in quanto consente di avere un contatto con l’esterno, riguarda la presenza di balconi, terrazzi e giardini di proprietà [4]. Se la maggior parte sono senza dubbio “fortunati”, nel 2019 c’era comunque il 13,4%, pari a 221.000 famiglie, che non disponeva di questi “benefit”.
1 Agenzia delle Entrate: report «Gli Immobili in Italia» 2019
2 Istat - Censimento Popolazione e abitazioni 2011
3 Istat - secondo Rapporto sugli SDGs - 2019
4 Istat – Indagine “Aspetti della vita quotidiana”
Percentuale di case occupate da persone residenti per classi di superficie dell'abitazione (mq): fino a 59 mq, fino a 79 mq e da 120 mq e oltre. Percentuale di case occupate da più di 4 persone residenti e inferiori a 80 mq. Dato regionale e per provincia.
Fonte: Ufficio Stampa