Coronavirus, Ncc: "Disastro completo. Settore fermo, aiuti insufficienti"
La situazione degli Ncc, piccole e microimprese attive nel servizio di trasporto con conducente, è drammatica: il settore – che vive prevalentemente dell'indotto del turismo internazionale e congressuale – è completamente fermo e non vede all'orizzonte nessuna possibilità di ripartenza con una “fase 2” assimilabile a quella di altri comparti produttivi.
“E' prevista una riapertura graduale per alcuni settori - dice il presidente di Azione Ncc, Giorgio Dell'Artino – ma per bar, ristoranti e alberghi ancora non se ne parla. Il turismo è allo zero con frontiere chiuse, treni e aerei che non arrivano e ad oggi non si ipotizza nemmeno una ritorno alla normalità. Tutte le prenotazioni estive sono state cancellate, resiste ancora qualcosa per settembre ma temiamo che possano arrivare annullamenti anche per quelle, a seconda di quali saranno le evoluzioni. E di certo non sono sufficienti 600 euro per imprese che non hanno alcuna fonte di ricavi ma devono continuare a pagare le bollette e gli affitti delle rimesse. A venirci incontro sono state per ora soltanto le case automobilistiche che hanno sospeso i leasing dei mezzi”.
Ulteriore motivo di preoccupazione è la confusione sulle regole “con i Governatori di regione che vanno in ordine sparso – prosegue Dell'Artino -. Quello che ha chiesto il presidente della Regione Toscana, ovvero aumentare la distanza di sicurezza da un metro a un metro e ottanta, per noi sarebbe un colpo mortale: è impossibile rispettarla all'interno dell'abitacolo di una vettura”.
Oltre al danno, c'è la beffa: “Il nostro codice Ateco – spiega il presidente di Azione Ncc – non è legato al turismo, ma ai trasporti. Quindi, se anche venissero adottate misure di sostegno pubblico per il settore turistico, noi saremmo esclusi. Temo che molte delle piccole e piccolissime imprese di Ncc non riusciranno a superare questo periodo buio”.
Fonte: Ufficio stampa