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Sei fiducioso per la ripresa post-emergenza? Rispondi al sondaggio di gonews.it

Dopo oltre un mese dall'inizio del lockdown per combattere la diffusione del coronavirus Covid 19, si intravede la possibilità che le misure volte al contenimento del rischio epidemiologico diventino meno stringenti. Ricordiamo che correva il giorno 11 marzo quando il premier Giuseppe Conte annunciava che dal giorno immediatamente successivo l'intera Italia sarebbe diventata "zona rossa". Si va, insomma, verso una parziale riapertura. A partire da martedì 14 aprile in quasi tutto il Paese si è permesso a librerie, cartolerie, attività di silvicoltura e negozi per bambini, di riaprire con le dovute precauzioni.

In questo lungo mese ci siamo abituati ad attendere le disposizioni del Governo per sapere cosa fare e sarà così anche stavolta. Ma abbiamo anche imparato che le date di "fine disposizioni" sono rinnovabili. Ci siamo accorti di come una chiusura quasi totale di un Paese sia dannosa per l'economia, con posti di lavoro a rischio e abbiamo fatto i conti con disagi economici sommersi che sono venuti alla luce con una forza dirompente e con il timore che le mafie potessero approfittarne. Si è corsi ai ripari a colpi di decreti, si è interloquito con due Europe diverse.

Cosa ci aspetta?

Cosa ci aspetta? In queste ore è la domanda che tormenta tutti. I social sono pieni di "dopo". Dovremo convivere con il virus? Gli over 65 resteranno isolati anche dopo? Girano online ipotetiche tabelle di marcia con tanto di date e Fasi 1-2-3.

Con la fase 2 all'orizzonte, forse dai primi di maggio, sarà consentito a un numero crescente di attività produttive e commerciali di tirare su i bandoni e probabilmente alcune categorie di lavoratori potranno tornare sul posto di lavoro. Anche per alcune attività sportive o campionati potrebbe sbloccarsi qualcosa. Queste misure sono al vaglio del Governo, ma è certo che la cosiddetta Fase 2 non corrisponderà a una riapertura totale.

Le scuole, ormai è noto, se non riapriranno il 18 maggio, saranno riaperte a settembre.

Molto probabilmente l'accesso a bus, tramvia e trasporto pubblico locale in genere sarà consentito a un numero esiguo di persone perché potrebbe essere ridotta la capienza dei mezzi.

Anche il tempo libero potrà subire delle modifiche. Si ipotizza di rendere gli spazi sicuri per evitare assembramenti, quindi con l'utilizzo di pareti in metacrilato a distanziare tra loro i clienti di un bar o di un ristorante. Anche la stagione estiva potrebbe subire drastici cambiamenti, a partire, anche qui, dai progetti di distanziatori trasparenti.

Sarà un parziale ritorno alla normalità, certamente velato da una patina umidiccia di sudore immediatamente sotto i veli protettivi delle mascherine che ci accompagneranno all'agognata Fase 3, quella della cura o del vaccino.

Come si organizza la Toscana?

Per quanto riguarda la Toscana, la Regione si è già dotata di un'ordinanza che regola il distanziamento sociale nei luoghi pubblici e di lavoro, con l'obbligo di indossare la mascherina e di mantenere le distanze di sicurezza.

Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha già avviato le consultazioni con lavoratori e imprese per decidere di affrontare la fase della riapertura con uniformità e tenendo in primo piano la tutela della salute dell’intera comunità.

Sondaggio

In attesa che si arrivi alla Fase 2, il sondaggio di questa settimana di gonews.it vuole capire quali sono i vostri sentimenti, le vostre speranze. Rispondete alla nostra domanda. C'è tempo fino a giovedì 23 aprile alle 13.

Sei fiducioso per la ripresa post-emergenza?

Il sondaggio è concluso

Sei fiducioso per la ripresa post-emergenza coronavirus?

Chiarastella Foschini

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