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Cisl: "Il distretto del camper in Valdelsa deve ripartire"

“Il primo obiettivo è proteggere la salute dei lavoratori e preparare, oggi, la ripresa produttiva in sicurezza” dicono Giuseppe Cesarano, responsabile Fim del settore camper Val d’Elsa e Flavia Cavilli, della Segreteria Fim-Cisl Firenze-Prato, che iniziano a guardare a come far ripartire il distretto del camper toscano.

“Siamo di fronte ad una crisi diversa da quella economica del 2008, un’emergenza sanitaria dalle vaste dimensioni che non sta risparmiando nessuno. Come Fim-Cisl riteniamo importante, appena si rientrerà, chiedere al settore camper di mantenere gli assetti industriali attuali e confermare i programmi pre-Coronavirus. Per fare questo dobbiamo intensificare il dialogo sindacale, per stabilire un calendario della ripresa graduale e sicura delle attività produttive, tenendo conto del problema e in che modo lo affrontiamo.”

“Tutti gli esperti – continuano Casarano e Capilli - ci dicono che l’umanità dovrà convivere con questo virus per un bel po’ di tempo, quindi dobbiamo intensificare il protocollo di sicurezza sottoscritto dai sindacati e costruire luoghi di lavoro che siano strutturalmente diversi. Ora abbiamo 15 giorni in cui da subito dobbiamo partire con dei cantieri di riorganizzazione del lavoro delle imprese.”

“Non perdiamo altro tempo – concludono i sindacalisti Fim - subito dopo Pasqua RSU e organizzazioni sindacali dovranno fare dei tavoli tecnici per provare a capire, Covid-19 permettendo, se entro la prima settimana di Maggio, gradualmente, riusciamo a mettere in moto le fabbriche; per cui è basilare che imprenditori e sindacati lavorino insieme per raggiungere questi due obiettivi, essendo entrambi disposti a rinunciare a qualcosa.”

Fonte: Fim-Cisl Firenze-Prato

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