Don Mario benedice San Donato dal maggiolone: la trovata ai tempi del Coronavirus
Per la Domenica delle Palme, da tradizione, si benedice l'ulivo. Con le attuali disposizioni riguardo il Coronavirus è impossibile andare in chiesa, dato che le celebrazioni liturgiche sono state sospese (anche se sui social ogni tanto si può vedere qualche diretta). C'è però qualche prete che ha escogitato modi più particolari di impartire le benedizioni, come ha fatto don Mario Brotini a San Donato (San Miniato).
Don Mario è passato per le vie della frazione a bordo di un maggiolone, ovviamente non guidato da lui. Sì perché il prete aveva in mano un grosso ramo di ulivo e ha dato a tutta la cittadina la benedizione tipica della domenica prima di Pasqua. Esiste anche un video a testimonianza del 'viaggio spirituale' - se così si può chiamare - di don Mario. Le immagini hanno già spopolato per quanto concerne gli utenti toscani della Zona del Cuoio.
Il parroco di San Donato non è stato l'unico a celebrare una messa così caratteristica. Qualche settimana fa il prete di Castiglion Fibocchi ha preso l'ape ed è andato in strada per strada a benedire le abitazioni. Logicamente non c'è stato contatto con le famiglie, il rito si è celebrato a distanza. Lo stesso è accaduto ieri a Prato, zona San Paolo: don Jean-Jacques si è messo sul cassone dell'Ape 50 e ha impartito la benedizione ovunque. Poi c'è don Donato Agostinelli a Santa Croce sull'Arno, che fa messa via social e pure in tv per Clivo.
In tutta Italia sono tanti i casi simili. In un paesino del Veneto il prete ha mandato Azzurro - cantata da Adriano Celentano - dal campanile della chiesa. A San Giuseppe da Copertino (Roma) il parroco è sceso in strada col megafono per dire la messa. Sempre a Roma un altro prete ha detto la messa dal terrazzo. Infine in Umbria c'è chi ha scelto sempre l'ape per poter benedire in mezzo alla curve e alle stradine di campagna. Sperando di avere con sé autocertificazione e mascherina, certo.