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Oltre 16.000 volontari delle Misericordie operativi per l'emergenza coronavirus

Gionata Fatichenti

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Oltre 16.000 volontari impegnati in numerose attività non solo nell’emergenza, ma anche in attività diverse in supporto a tutta la popolazione, in particolar modo quella fragile e sola.

Da una ricognizione realizzata dall’Area Emergenze della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia sulle attività dei mesi di febbraio e marzo, risultano infatti circa 16.000 (oltre 250.000 ore di servizio) i volontari impegnati nelle varie attività tra vecchi e nuovi servizi che si sono attivati.

Tra le attività più complesse ci sono sicuramente quelle legate all’emergenza territoriale: nello specifico: in Lombardia oltre all’operatività di tutte le Misericordie Locali e delle altre associazioni aderenti alla “Rete Misericordia e Solidarietà” si sono alternate anche altre 24 squadre a supporto provenienti da ogni parte d’Italia con circa altri 50 Sorelle e Fratelli impegnati. In questo ambito le Misericordie con uomini e mezzi hanno anche svolto la complessa attività di trasferimento dei pazienti dalla Lombardia verso altri ospedali italiani, questi sono stati 25 in tutto.

In questo caso particolarmente complesso è stato il lavoro della Sala Situazione Nazionale di Pistoia che, in tempi stretti, deve costruire la squadra reperendo (cercando tra tutte le Confraternite Italiane) il mezzo idoneo per il trasporto, autista e soccorritore oltre al medico e all’infermiere. L’ultima di queste attività in ordine di tempo riguarda la Misericordia di Arese che ha trasferito, con la direzione di Areu Lombardia, pazienti covid-positivi dagli ospedali di Milano all’aeroporto di Bergamo, dove un aereo della Luftwaffe li attendeva per il trasferimento nelle terapie intensive della Germania. Intorno ai volontari che operano in emergenza ci sono le Sorelle e i Fratelli che lavorano nella Sala Situazione Nazionale e nelle Sale Situazioni regionali numerosi e di ogni età che si alternano ed H24 cercano di rispondere alle necessità della Protezione Civile Nazionale. Ricordiamo anche che è all’ospedale di Mantova è allestito ed operativo il modulo PASS di fronte all’ospedale cittadino. La struttura è composta di 5 container attrezzati che si sono resi necessari per potenziare l’attività del pronto soccorso.

Tutto questo è solo un aspetto delle attività di questi giorni, sono ben 220.000 le ore di attività per portare avanti tutti i servizi territoriali. Le Sorelle e i Fratelli in questo periodo hanno rafforzato l’assistenza alla popolazione fragile: anziani, disabili, persone in difficoltà economica ed anche semplicemente coloro che risultano positivi o sono in quarantena nel proprio domicilio. I servizi di supporto a questa parte delle comunità va dalla consegna a domicilio della spesa, di medicinali e presidi sanitari o, comunque, il disbrigo di qualsiasi pratica, ma anche il sostegno e supporto psicologico (esteso anche ai volontari che ne hanno necessità). Le Misericordie non dimenticano neanche i senza fissa dimora che sono seguiti ed aiutati per riuscire ad affrontare questa emergenza. In questi giorni molte Confraternite non hanno dimenticato neanche i bambini: nei social ci sono volontari che raccontano fiabe, ma si possono anche ammirare piccole esposizioni di disegni ed opere d’ingegno.

Viene contemporaneamente portato avanti il lavoro di supporto delle autorità locali nelle attività di sanificazione mentre è terminato per il momento il servizio di sicurezza sanitaria negli aeroporti. In tutto questo quadro non sono certo terminati i servizi come l’accompagnamento di pazienti dializzati, o alle visite mediche non rimandabili, ed il servizio 118 per i pazienti no-covid.

 

Fonte: Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana

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