Lazzeroni (Lupi Pontedera): "Campionato bloccato nel nostro momento migliore"
Velocità, precisione, furbizia, coraggio e visione di gioco, sono queste le caratteristiche che deve avere un palleggiatore e sono queste le caratteristiche di Tommaso Lazzeroni, il palleggiatore dei Lupi Estintori Pontedera. In realtà, dell’alzatore se ne parla sempre poco, eppure, tutti i palloni passano dalle sue mani. È un ruolo quasi invisibile e silenzioso ma capace di fare la differenza. Il palleggiatore è un po’ come il playmaker nel basket o il regista nel calcio, raramente tira a canestro o segna un goal, eppure, la riuscita del punto, la linearità del gioco e la vittoria dipendono soprattutto da lui. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il palleggiatore dei Lupi Estintori Pontedera Tommaso Lazzeroni
Con il tuo cognome Tommaso è inevitabile fare un tuffo nel passato, mi riferisco ovviamente ai Giapponesi di Pontedera protagonisti di un’impresa epica. Uno dei punti di forza della Zoli era sicuramente la coesione che si era creata tra i compagni dentro e fuori dal campo. Quanto è importante essere uniti e quanto lo siete voi?
La pallavolo è uno sport di squadra dove riesci a raggiungere i risultati se ogni componente mette il suo mattoncino per la causa. Credo che quest’anno, come negli anni passati a Fucecchio, ci fosse un bel gruppo e questo ci ha aiutato a venir fuori da un inizio di stagione un po’ in salita. Solo restando uniti e lottando tutti insieme possiamo fare la differenza e i Giapponesi di Pontedera ne sono stati l’esempio lampante.
Il concetto di unione deve rappresentare un monito per la situazione attuale della nostra Nazione. Da atleta cosa ti senti di dire in un momento così difficile?
Quello che tutti dobbiamo fare è restare a casa. Dobbiamo seguire le indicazioni degli addetti ai lavori per far sì che questo brutto periodo possa passare il più velocemente possibile. Come nella pallavolo, se restiamo uniti, ce la faremo.
Il campionato per voi è stato interrotto sul più bello, 5 vittorie consecutive in altrettante gare. Qual è la vittoria più bella, quella che ricordi con più entusiasmo?
È vero, purtroppo il campionato è stato bloccato nel nostro momento migliore. La vittoria più bella, secondo me, è stata quella a Spezia. La prima in trasferta e soprattutto quella che ha ci ha dato la spinta e la fiducia per poter continuare a vincere e a fare bene. Sicuramente non è stata la più esaltante ma è stata la gara che ha segnato la nostra svolta. Questo ovviamente, non sminuisce le altre vittorie, come quella contro San Giustino e Portomaggiore che hanno avuto un peso diverso. Speriamo di tornare a giocare il prima possibile e soprattutto di riprendere il campionato con la stessa grinta, determinazione e voglia di vincere.
Fonte: Ufficio Stampa Era Volleyball Project