Coronavirus, lettera sui figli lontani dai genitori del Garante Infanzia e Adolescenza
"Gentile Presidente, sono pienamente consapevole della necessità delle stringenti misure adottate per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale, che appoggio e condivido. Tuttavia, sono certa comprenderà come le stesse pongano una notevole serie di problematiche applicative in tutta la cittadinanza. In particolare per quelle bambine e quei bambini, quelle ragazze e quei ragazzi che attualmente vivono, a vario titolo, al di fuori dalla residenza ordinaria e quindi lontani dai propri genitori".
Inizia così la lettera che la Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi, scrive al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Sollecitata da numerose segnalazioni di genitori che chiedono "chiarimenti in ordine alla possibilità di potersi spostare per ricondurre a casa i propri figli", la Garante segnala come "all’indomani dell’entrata in vigore del DPCM 22 marzo 2020, sia emersa la seria problematica in ordine alla possibilità dei genitori di potersi spostare dal comune di ordinaria residenza". "Occorre chiarire - prosegue Bianchi nella lettera - se nella fattispecie possa essere invocata una delle causali, in particolare quella della assoluta urgenza, previste dall’art.1 del richiamato DPCM, atte a superare il generale divieto di spostamento in un comune diverso da quello di residenza".
La Garante ricorda come all'indomani del blocco degli spostamenti "numerose persone di minore età soggiornassero temporaneamente, per le più svariate ragioni, in comuni diversi da quelli di ordinaria residenza e talvolta finanche in regioni diverse da quelle di appartenenza". "Al riguardo, infatti, - scrive Bianchi a Conte - non posso sottacerLe come le misure governative assunte a tutela prioritaria della salute pubblica, ancorché necessarie, gravino in particolar modo su bambine e bambini, ragazze e ragazzi che vivono in questo momento una condizione di maggiore fragilità: soggetti più vulnerabili tra i vulnerabili".
"Non avendo competenza a fornire chiarimenti istituzionali in ordine alla corretta applicazione della normativa statale volta a contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, e tantomeno ad intervenire sulla stessa con autonomi atti integrativi, ritengo in un’ottica collaborativa di dovermi rivolgere direttamente a Lei, affinché possa provvedere a fare chiarezza sul punto" prosegue la missiva concludendosi con una richiesta di intervento allo stesso Presidente per "fare chiarezza, anche solo sulla criticità segnalata, affinché possa comunque contribuire in modo significativo a ridurre le gravi difficoltà che tutti noi stiamo attraversando".
La Garante della Toscana esprime infine "gratitudine per lo straordinario impegno" di Conte e del Governo tutto in questo "drammatico momento emergenziale".
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa