Coronavirus, Cia Toscana: riapre il florovivaismo
Riapre il florovivaismo, è di nuovo possibile vendere fiori e piante nei vivai, anche al dettaglio. Una importante boccata d‘ossigeno per tutto il settore da settimane allo stremo, una grande vittoria della Cia e dell’Associazione Florovivaisti Italiani, che fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria Coronavirus si sono mobilitati verso le istituzioni nazionali ed europei per le sorti dell’intero comparto. È arrivato dopo tanto lavoro, incontri e richieste – sottolinea la Cia Toscana – una risposta positiva da parte del Governo.
Sono 3.300 le aziende in Toscana, di cui 2.060 vivaistiche e 1.900 floricole, molte lo sono entrambi, e con un fatturato annuo di 900 milioni di euro, pari ad un terzo dell’intera produzione agricola regionale. 940 di queste aziende sono associate alla Cia Agricoltori Italiani della Toscana.
«La risposta del governo – sottolinea il presidente Cia Toscana Luca Brunelli – rappresenta un primo punto di ripartenza per le aziende florovivaistiche, quelle che con l’inizio dell’emergenza sanitaria stanno vivendo le difficoltà maggiori. Basti pensare alla sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose, e un atteggiamento ostile degli importatori esteri. Oggi con la possibilità di riaprire i punti vendita e di poter vendere piante e fiori anche al dettaglio il settore può provare a ripartire. Come Cia Toscana ci siamo battuti per questo ed oggi una prima risposta positiva. Abbiamo anche chiesto l’istituzione di un fondo specifico per rispondere alla crisi del mercato e al mancato reddito. Fondamentale sarà che l’Europa garantisca il giusto supporto e misure straordinarie al settore agroalimentare che, nell’emergenza Coronavirus, si conferma strategico per assicurare cibo sano e sicuro ai cittadini di tutta l’Ue».
Arriva dalle FAQ (le Frequently Asked Questions, le domande più frequenti sull’argomento) sul sito del Governo, una risposta importantissima per il mondo del florovivaismo italiano.
DOMANDA: Il nuovo Dpcm del 22 marzo prevede che sia sempre consentita l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna, tra l’altro, di prodotti agricoli e alimentari. La vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita?
RISPOSTA: Sì, è consentita, in quanto l’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc. Peraltro tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore.
Fonte: Cia Toscana - Ufficio Stampa