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Cooperative sociali, la Fp Cgil: “Allarme reddito per 1800 operatori fiorentini”

Le misure di contenimento del Covid-19 hanno determinato dall’inizio del mese di marzo la sospensione di molti servizi gestiti da cooperative sociali: asili nido, suole dell’infanzia, servizi educativi scolastici, pre e post scuola, centri diurni per disabili e anziani. Tutti servizi pubblici, appaltati o in convenzione da Comuni, Società della Salute o Usl Toscana Centro. Nella Città Metropolitana di Firenze si stima siano 1800 i lavoratori coinvolti dalle sospensioni dei servizi.

Fin da subito abbiamo chiesto salvaguardia delle retribuzioni per tutti i lavoratori coinvolti, sottoscrivendo un accordo regionale quadro sul Fondo d’Integrazione Salariale (FIS) e chiedendo alle amministrazioni di sostenere le lavoratrici e i lavoratori di questi servizi.
Occorre, quindi, che le cooperative sociali anticipino il trattamento ordinario di integrazione salariale, anche se con il DL “Cura Italia” (Decreto Legge del 17 marzo 2020, n.18) il Governo ha modificato le regole per accedere agli ammortizzatori sociali, permettendo ai datori di lavoro di richiedere all’INPS il pagamento diretto delle prestazioni ai propri lavoratori (art. 19 comma 5) del trattamento ordinario di integrazione salariale, e senza l’obbligo di accordo sindacale (art. 19 comma 2).

Ma occorre ancora di più che le amministrazioni pubbliche riattivino i servizi rimodulandoli con interventi a distanza. Questa nostra richiesta è motivata anche dal fatto che le amministrazioni appaltanti sono autorizzate proprio dal DL “Cura Italia” (art. 47 e 48) al pagamento dei gestori privati dei servizi sospesi, di quanto previsto dai bilanci preventivi per sostenere l’utenza mediante servizi riorganizzati e per salvaguardare il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori.

Bisogna che ognuno faccia la propria parte per non lasciare soli questi lavoratori che a emergenza finita, con il proprio lavoro, saranno fondamentali per la ripresa del paese.

Fonte: Fp Cgil Firenze - Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze

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