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Flashmob di Potere al Popolo per i lavoratori della sanità pubblica

Sempre più ospedali d’Italia sono diventati bombe a orologeria, tra l’aumento dei ricoveri per COVID, i turni massacranti e le testimonianze dirette dei lavoratori impegnati in una quotidiana battaglia per reperire le dotazioni di DPI (dispositivi di protezione individuale).

Non è un’emergenza che ci inventiamo noi: secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, quasi un malato su dieci è un operatore sanitario, per un totale di 2629 persone; e forse il dato è anche sottostimato a causa della scarsità dei tamponi e il loro dover rimanere in servizio finché asintomatici.

Esistono responsabilità precise per la situazione che il paese sta attraversando, ricadono su chi sta gestendo e organizzando l’assistenza sanitaria e si risolverebbero solo parzialmente con una distribuzione a pioggia di calzari e mascherine: il problema è strutturale e ben più profondo di quella che si vorrebbe raccontare, è il frutto di 37 miliardi di tagli in 10 anni e di una situazione che già prima dell’emergenza era al limite: c’è bisogno di contromisure immediate per evitare il peggio.
Anche in questa situazione di emergenza vediamo i soldi pubblici indirizzarsi verso i privati. La gestione a guida Bertolaso in Lombardia non lascia presagire niente di buono. Invece di rendere operativi reparti dismessi come quelli del San Carlo di Milano o dell’Ospedale di Legnano – cosa che si potrebbe subito fare, e che viene fatta ad esempio a Lucca, a dimostrazione di come cose che ci venivano presentate come “impossibili” erano questione di volontà politica – si costruiscono collaborazioni con il privato, con la mediazione dei ceti politici regionali, che ancora una volta subordineranno gli interessi di utenti e lavoratori del settore ai soliti noti.

Per noi stare al fianco degli operatori sanitari che lottano contro il Coronavirus non significa limitarsi a sterili ringraziamenti, nella retorica degli “eroi” da sacrificare come carne da macello, come fa la stessa politica che per decenni ha tagliato alla sanità pubblica, privatizzando reparti, smantellando presidi, chiudendo pronto soccorso.

Pretendiamo contromisure immediate a questa emergenza, che tutelino la loro e la nostra salute, i nostri comuni diritti:

Fonte: Potere al Popolo

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