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GoBlog  - Irene Rossi


Inspector Grant ospiti a Radio Lady (nonostante l'allerta coronavirus)

inspector grant

Continuano le interviste telefoniche agli artisti locali in cui ci facciamo raccontare la musica e i musicisti ai tempi del coronavirus. Spesso un’opportunità per creare e scrivere nuovo materiale, aspettando il momento in cui si potrà tornare a provare e suonare in pubblico. Oggi sono stati ospiti di Liberi Tutti Live su Radio Lady gli Inspector Grant.

Il progetto nasce su un asse immaginario che unisce il Messico e la Toscana. Emette i suoi primi vagiti nella semioscurità della stanza delle bottiglie, luogo carico di effluvi etilici, adiacente alla vecchia cantina della villa del nonno di Lukas. Il quale, ancora intriso profondamente di Messico, dove ha vissuto per diversi anni, mesce un misto di vino e canzoni all’amico Gabriel, esperto chitarrista e compositore toscano. In mezzo a fiaschi e bottiglie, tappi e strumenti da vino, le canzoni di Lukas scivolano leggere fino a quando accenna due motivi dal vago sapore dub/caraibico, delle melodie ossessive con qualche frammento surreale di testo.

È così che prende vita il progetto, inizialmente denominato Lukas and the Strawfires. Con l’aggiunta del fratello di Gabriel, Matthias, al basso e Stefano alle percussioni, la band diventa un quartetto semiacustico. Le due piccole suggestioni musicali accennate quel giorno diventano prima due canzoni - Come Under My Little Umbrella e Inspector Grant -, e poi quasi la cifra stilistica del gruppo. Così suona il primo EP, chiamato appunto Inspector Grant e registrato da Matthias nel suo studio, presentato al teatro Quaranthana di San Miniato nel Marzo 2017.

Dopo una serie di concerti estivi, la band si arricchisce con l’ingresso di un altro fratello di Gabriel, Nicolò, alla chitarra ritmica, e di Francesco alla batteria. Alla fine dell’anno Lukas and the Strawfires partecipano al contest musicale Senza Filo, che si tiene al Cantiere San Bernardo di Pisa, e che prevede esibizioni in assenza di qualsiasi ausilio elettrico, come amplificatori o
microfoni. Matthias lascia il basso per il pianoforte e gli arrangiamenti vengono completamente ristudiati per dare più risalto alla voce. Cantano un po’ tutti, le canzoni diventano una sorta di serenate reggae/caraibiche. La band vince il contest e scopre un nuovo modo di approcciare le canzoni: lavorando sugli arrangiamenti a seconda delle circostanze. In elettrico o acustico, in trio, in quartetto, senza basso, o senza una chitarra, con Gabriel e Nicolò pronti ad imbracciare l’uno o l’altro strumento, per dare spazio a Matthias con le tastiere.

Inspector Grant nasce come naturale evoluzione di Lukas and the Strawfires, di cui mantiene l’ispirazione reggae/dub e gli echi di musica caraibica. Ma in quanto evoluzione, questi elementi vengono assorbiti da un genere molto più ampio, che include digressioni nel pop, nel funk, nel soul, nel jazz, nel garage e nel punk.

Due parole sul nome: L’ispettore Grant della canzone vive e lavora in qualche città dei Caraibi a lingua inglese e deve far luce sulla scomparsa di una giovanissima ragazza con splendidi ricci neri… Il nome è stato scelto perché la maggior parte delle canzoni sono vere e proprie storie, quasi sempre con un mistero di fondo, o comunque con risvolti imprevedibili e a volte inquietanti. L’idea era di farle raccontare ad un solitario ispettore di polizia, perso in qualche isola dell’oceano Atlantico.

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