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Coronavirus, appello del sindaco di Empoli Brenda Barnini alla cittadinanza: "Settimana decisiva"

(foto gonews.it)

Il sindaco di Empoli Brenda Barnini ha fatto pervenire a tutta la cittadinanza, attraverso i canali a sua disposizione (organi di stampa, sito web, social network, chat) un appello agli empolesi:

Care cittadine, cari cittadini,

questa settimana è quella decisiva nella lotta alla diffusione del Coronavirus in Toscana e nel nostro territorio. E’ la settimana in cui crescerà il numero dei contagi e dei casi positivi e dipende solo da noi riuscire a contenerli.

In questa settimana si decideranno quindi le sorti di tutti i cittadini toscani. Se non riusciremo a contenere il numero dei contagi tra dieci giorni saremo nelle stesse drammatiche condizioni della Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. In quelle regioni il numero di malati che hanno bisogno di essere ricoverati in terapia intensiva supera di gran lunga il numero di posti letto disponibili negli ospedali. Il collasso della rete ospedaliera non ha come conseguenza soltanto quella di non riuscire a curare tutte le persone malate di Coronavirus ma anche di non riuscire a curare tutti gli altri cittadini che per qualunque altro motivo possono aver bisogno di un ricovero ospedaliero urgente.

La Toscana si sta attrezzando per aumentare il numero di posti in terapia intensiva ma si parla al massimo dello sforzo di raggiungere circa 2000 letti e ad oggi non siamo nemmeno alla metà.  Se il numero di malati dovesse aumentare in modo lineare in questa settimana nemmeno la Toscana riuscirebbe a curare tutti.

Ecco perché oggi c’è bisogno di una sola cosa: la responsabilità dei vostri comportamenti.

Dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi nei prossimi dieci giorni per RIMANERE IN CASA.

Non è più il momento di chiedere quale delle mille vostre abitudini quotidiane potete continuare a portare avanti. E’ il momento di cambiarle tutte drasticamente e di mettersi fermi in casa ad aspettare che questo tempo difficile trascorra.

Rimanere in casa vuol dire non avere contatti con altre persone al di fuori dei familiari. Non vanno bene né i pranzi con i parenti, né le cene di condominio, non va bene uscire tutti i giorni per fare la spesa, né andare due volte al giorno all’edicola, non va bene usare il cane come scusa per ritrovarsi al parco, né quella di fare una passeggiata all’aria aperta in solitaria. La vostra libertà deve essere limitata al massimo nei prossimi dieci giorni e deve prevalere la preoccupazione per la salute vostra, dei vostri cari e di tutta la nostra comunità.

Fatelo per rispetto nei confronti di chi ancora deve andare a lavorare, degli eroi che in questo momento lavorano nella sanità ma anche di chi ancora è chiamato a lavorare fuori da casa.

Se tutti ci comporteremo bene nei prossimi dieci giorni la fine di questo incubo arriverà più velocemente.

Empoli ha saputo in tempi diversi ma altrettanto difficili dare prova di essere una grande comunità di persone, generosa, tenace e responsabile e grazie a questo ha saputo superare gli ostacoli della guerra, quelli della ricostruzione economica e diventare la città che è oggi.

E’ arrivato il momento in cui anche a noi empolesi di oggi è richiesto di dimostrare di avere altrettanta forza, intelligenza e amore.

Tutti insieme ce la possiamo fare, conto su ciascuno di voi.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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